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27 ottobre 2006

Il grande Capossela:
“L’illusione è tutto nella vita”

di Giorgio Maimone

Annus mirabilis il 2006 per Vinicio Capossela. Un anno da segnarsi anche per i suoi fan. Quando ormai sembrava scomparso nei gorghi dei suoi percorsi personali, dopo 5 anni di silenzio discografico, interrotto solo da una “compilation” nel 2003, dopo averci lasciato un “testamento” artistico come “Canzoni a manovella” del 2001, un disco troppo bello per avere un seguito, Vinicio ha invece voluto tornare e in misura massiccia: a inizio anno è uscito con un album ancora più bello di “Canzoni a manovella” (e sembrava difficile!), un album destinato a rompere convenzioni, abitudini d’ascolto, pigrizie, per farci precipitare nell’inaudito, nell’inascoltato, nella stupefazione amorosa: “Ovunque proteggi”, il disco “obliquo e rimbalzante”, “sghembo ed abbracciante”, si è rapidamente imposto come il miglior prodotto di musica d’autore uscito nel corso del 2006. Tanto da aggiudicarsi due tra i premi più “schizzinosi” dell’anno nella musica d’autore: la prestigiosa Targa Tenco, attribuita da oltre un centinaio di giornalisti specializzati, contattati dal Club Tenco e il primo posto tra gli “Imperdibili” di Bielle. Ma poteva accontentarsi di questo, Vinicio? Ovviamente no. Quando è tempo di vendemmia è il caso di vendemmiare a piene mani. Ed ecco che, dopo la stagione della raccolta, i tini di Vinicio ribollono di iniziative: due dvd, un cd, un romanzo, forse un nuovo disco per la primavera prossima, rappresentano il contenuto del pentolone dell’alchimista Vinicio. Partiamo con ordine: il 24 novembre dovrebbe uscire “Nel niente sotto il sole Grand Tour 2006”, cd+dvd che documenta al meglio l’irripetibile stagione 2006, come rappresentata in quattro concerti dal vivo, più molto altro. “I concerti - dice Vinicio - servono a rappresentare e spiegare cosa c’è dietro le canzoni”. Chi ha assistito ai concerti di Vinicio sa benissimo cosa voglia intendere: dal centro di un ring alla plancia di comando di un sommergibile, da una discesa all’inferno a una resurrezione miracolosa. Restiamo in attesa. Ma per l’intanto è già uscito un altro prodotto per palati fini: si intitola semplicemente “Vinicio Capossela” ed è l’ennesimo capitolo della benemerita serie “Parole canzoni” di Einaudi. Un dvd più un libro per sapere tutto quello che c’è da sapere fino ad adesso di Vinicio Capossela: il libro, ce la caviamo più in fretta, si intitola “Niente canzoni d’amore” ed è una raccolta dei testi di Vinicio in ordine cronologico dal 1990 fino al 2006. Essenziale per chi lo conosce e indispensabile per chi non lo conosca ancora. Ma i veri valori aggiunti sono a fondo libro, sotto la voce “Altre parole”, dove vengono raggruppati altri scritti sparsi di Capossela: articoli per giornali, presentazioni di dischi, introduzioni a concerti o al libro (ebbene sì, Vinicio ha scritto anche un libro: “Non si muore tutte le mattine” per i tipi della Feltrinelli, oltre 400 pagine di deliri. Non il punto più alto della sua opera): basta guardare i titoli dei pezzi riportati sotto “Altre parole” per farsi venire l’acquolina in bocca: “Sulla pietra che rotola non si ferma il muschio”, “Notte ambulante”, “Di fango fu la mia vita, di fango il mio cuore”, “Manifesto per lunatici”, “Prenderò d’anticipo il mattino”. Completano il libro una nota biografica, la discografia, la bibliografia, una brevissima introduzione di Vincenzo Mollica (una paginetta, il giornalista meno incline a scrivere che si conosca) e un piccolo saggio (sei pagine) di Goffredo Fofi. Ma il vero “sugo” del cofanetto sta nel dvd: un’ora giusta di immagini, musiche e parole. Impagabile. Unici tonfi verso il basso, gli interventi in intervista del Mollicone (aka Vincenzo Magno) che non riesce a fare di meglio che a “marzullare” domande incoerenti, rispetto alle quali le risposte di Vinicio (in poesia, perché non parla in prosa), stralunate e bizantine, fanno la figura della Bibbia messa vicina a Sorrisi e Canzoni Tv.

Cosa ci aspetta in questa stravagante e ondeggiante ora passata in mare con Mastro Capossela al timone? Canzoni: da “Modì”, eseguita dal vivo nel 1991 al Club Tenco, fino a “Lomas de Sulmona” dal Parco Fluviale Augusto Daolio del 2006, una rivisitazione di “Lomas de New Jersey” di Marc Ribot. In mezzo possiamo vedere di tutto: da un giovanissimo Vinicio che canta “... e allora mambo” in televisione a Domenica In, per far ballare Stefania Sandrelli, Ornella Muti, Corinne Clery e Elena Sofia Ricci (pietoso. E c’è un Vinicio talmente ripulito per presentarsi davanti a Pippo Baudo che sembrerebbe indirizzato a tutt’altra carriera). Poi troviamo ancora Capossela con Bobby Solo nel 2000, in una versione molto roccata di “All’una e trantacinque circa”, dove il Bobby nazionale fa un figurone, con un assolo di chitarra che neanche Johnny Winter. I pezzi migliori, le chicche sono però “Sol e notte”, inedito assoluto, filmato live al Club Tenco 2003. con musica di Philippe Eidel su testi di Michelangelo Buonarroti con Mario Brunello al violoncello, la recitazione della poesia di Vittorio Sereni “Via Scarlatti” e i monologhi: sugli artisti maledetti (“Mi sono sempre arrivati dentro quegli artisti che ti fanno male. Forse per questo si chiamano maledetti? Perché fanno male. Ti fanno capire e sentire di preciso quanto hai mancato il bersaglio della tua vita”): del pesce e dell’esca (“nel momento preciso in cui sta per infilzarsi l’amo, l’esca al pesce piace”); sulle musiche girovaghe (“le musiche viaggiano di per sé, non dovrebbero appartenere a un autore, a un’epoca, a un luogo. Non bisognerebbe fare altro che farsi trovare al loro passaggio”); sull’onda radiomagnetica (“una tregua con la contingenza. In altre parole non siamo del tutto e precisamente contemporanei”). Insomma c’è così tanto Capossela qui dentro da sconvolgere. Per chi proprio volesse andare oltre però, l’abbuffata potrebbe non finire qui. Oltre al cd+dvd in uscita a fine novembre si preannuncia un libro, un romanzo breve: “Il paese dei coppoloni”, ambientato tra salire e discese dell’Irpinia (e probabilmente scritto a quattro mani con Paolo Rumiz sull’onda dei pellegrinaggi con la Topolino del ’53 sulle creste dell’Appennino) e poi “Il disco della Cupa”, ispirato al repertorio di Matteo Salvatore che potrebbe uscire la primavera prossima. A Natale inoltre, periodo molto amato da Vinicio, si esibirà nelle chiese per la rassegna “Musica nei cieli”. E chissà che anche da lì non nasca qualcosa.

Vinicio Capossela
Parole & Canzoni
Libro + Dvd (cofanetto indivisibile)
Einaudi - Euro 23 - Pag.242
Finito di stampare nell’ottobre 2006



 

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