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1508-2008: i cinquecento anni di Palladio, l’architetto più amato dai potenti

di Francesco Prisco

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9 febbraio 2007

Mostre, progetti di ricerca, restauri ed eventi promozionali in giro per il mondo per celebrare colui che nell’ultimo mezzo millennio si è rivelato l’“architetto più amato dai potenti”. Nel 2008 ricorrerà il cinquecentenario della nascita di Andrea Palladio, progettista veneto dal cristallino stile classico che ha idealmente raccolto proseliti tra gli urbanisti dei cinque continenti. E a Vicenza, città nella quale visse e studiò, ma anche in Inghilterra e negli Usa, è già pronto un fitto calendario di iniziative che renderanno onore al Maestro divulgandone i tanto fortunati principi.
Villa Foscari, Gambare di Mira. Foto di Pino GuidolottiSorte strana quella dell’autore della celeberrima “Rotonda”: nato a Padova nel novembre del 1508, nel corso della vita raramente ha varcato i confini dei possedimenti della Serenissima repubblica di Venezia. Eppure, dopo la morte, la sua architettura è stata protagonista di una vera e propria rivoluzione stilistica che ha cambiato il volto dell’Europa, per poi varcare l’oceano e caratterizzare l’urbanistica americana, sino all’edificio più noto: la Casa Bianca. Anche in paesi lontani dall’Europa sia geograficamente, come l’Australia, che culturalmente, come l’India, il gusto anglosassone ha dato un’immagine palladiana ai luoghi di rappresentanza del potere civile. In nome del Maestro, il Comitato nazionale per le celebrazioni, presieduto da Amalia Sartori, sta promuovendo e realizzando iniziative sul piano locale, nazionale e internazionale. Fulcro delle iniziative sarà una grande mostra su Andrea Palladio, realizzata in collaborazione con la Royal Academy of Arts di Londra e il Royal Institute of British Architects. La mostra si inaugurerà a Vicenza nel settembre 2008, quindi sarà a Londra nel febbraio 2009, per concludersi negli Stati Uniti a maggio dello stesso anno. Le opere esposte saranno circa trecento, fra disegni originali, dipinti, sculture, medaglie, libri e manoscritti, provenienti da oltre cinquanta musei europei ed americani. Tra le altre cose, saranno presenti ottanta disegni autografi, provenienti da Londra, Oxford, Ithaca (Usa), Stoccolma, Budapest e Vicenza, settanta disegni di architettura di grandi maestri (da Michelangelo a Raffaello, da Donato Bramante a Giuliano e Antonio da Sangallo fino a Le Corbusier) e quaranta dipinti fra cui opere di El Greco, Tiziano, Tintoretto, Van Dyck e Canaletto.
Palazzo Chiericati, Vicenza. Foto di Pino GuidolottiTra le iniziative di ricerca, si segnala la banca dati on line che raccoglierà e metterà a disposizione del mondo dello studio tutti i documenti testuali e grafici relativi alla vita e all’opera di Palladio. Giungerà, inoltre, a compimento il progetto “Palladio scrittore” che prevede la pubblicazione di tutte le opere letterarie di Andrea Palladio, da “I Quattro Libri dell’Architettura” all’edizione illustrata del “De bello Gallico” di Giulio Cesare. In campo anche numerosi interventi sul fronte del restauro: a Vicenza il recupero di palazzo Chiericati, della Basilica palladiana e del Teatro Olimpico, a Bassano e a Torri di Quartesolo i due ponti palladiani, a Venezia il grande complesso della Carità, nel quadro della riorganizzazione delle Gallerie dell’Accademia. Tutti gli interventi si muoveranno secondo una logica unitaria, consentendo di ricomporre l’immagine integrata delle città coinvolte in una prospettiva di qualificazione e valorizzazione complessiva.
Villa Capra, Vicenza. Foto di Pino GuidolottiIn ultimo le iniziative di promozione, sulle quali molto si scommette anche per l’indotto turistico ad esse collegato. L’azione si muoverà su un doppio livello: intervento sul territorio in grado di attivare stabilmente itinerari e pacchetti turistici, ma anche marketing rivolto al mercato estero ed iniziative per collezionisti quali emissioni postali e medaglistica. Già a partire dalla primavera 2007 in tre luoghi palladiani (palazzo Barbaran da Porto, villa Poiana a Poiana Maggiore e villa Contarini a Piazzola) saranno allestite esposizioni didattiche con modelli, calchi e multimedia che potenzieranno la tradizionale visita all’edificio. Il Comune di Vicenza sta inoltre sviluppando su web una serie di modelli virtuali delle principali architetture palladiane della città: da marzo, per esempio, sarà “navigabile” il Teatro Olimpico, e da giugno palazzo Chiericati, la cosiddetta “casa del Palladio”, la Basilica palladiana e la Loggia del Capitaniato.

“Andrea Palladio 500”
Per informazioni:
www.cisapalladio.org

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