Il libro che ha riaperto recentemente i dubbi sui risultati del referendum del 1946 è "L'inchiostro verde di Togliatti" (ed. Simonelli), scritto da Massimo Caprara, ex segretario del leader comunista, oggi militante di Forza Italia; secondo l'autore, Togliatti fece ritardare la proclamazione dei risultati, aprendo la strada a brogli.
Le tesi dei monarchici, che fin dalla prima ora contestarono i risultati della consultazione e inondarono la Cassazione di ricorsi (peraltro respinti), sono espresse nel libro "La grande frode: come l'Italia fu fatta repubblica" (ed. Bastogi) dell'avvocato bergamasco Franco Malnati, irriducibile difensore di Casa Savoia.
A difesa dei risultati che proclamarono vittoriosa la repubblica, l'allora ministro degli Interni Giuseppe Romita, ingegnere socialista piemontese, bersaglio di polemiche, nel 1959 scrisse un libro oggi introvabile in commercio, che però può essere consultato in biblioteca: "Dalla monarchia alla repubblica" (ed. Nistri-Lischi).
Un film di Dino Risi rievoca l'atmosfera che accompagnò i risultati del referendum: è "Una vita difficile" con Alberto Sordi, Lina volonghi e Lea Massari. Celebre la scena dove Sordi (ex-partigiano e repubblicano convinto) si trova a cena presso una famiglia monarchica mentre la radio dà notizia della svolta istituzionale.