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La libera versione di Dantedi Annalisa Serpilli |
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29 giugno 2007
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Attualizzare la "Divina Commedia" attraverso una libera versione che la renda un testo accessibile a tutti. E' impresa notevole quella iniziata dal professor Marino Alberto Balducci direttore della Rossi Academy di Pistoia, centro di ricerca ermeneutica su Dante. Il progetto è partito nel 2005 e ha già concluso il primo step cioè la riscrizione della prima Cantica, il Paradiso. A fianco del professore, la penna di Rindori, artista che segue passo passo la riscrizione di Balducci per illustrare con tavole a tecnica mista i versi danteschi. Ma come è nata l'opera? "Tutto è partito nel '93 - spiega Balducci al Sole24ore.com - quando il progetto è stato accolto dalla Carla Rossi Academy. All'inizio abbiamo riscritto il canto V dell'Inferno quello su Paolo e Francesca, poi il XXI del Purgatorio con protagonista l'anima di Stazio e infine l'XI del Paradiso con la rievocazione della figura di San Francesco da parte di San Tommaso. Solo nel 2005 la iscrizione è partita in senso diacronico dall'Inferno per poi proseguire nelle cantiche successive". Riscrivere in libera versione un'opera come la Divina Commedia non comporta il rischio che poi i lettori si allontanino dal testo originale? Il rischio c'è ma il nostro non è un testo sostitutivo della Commedia dantesca. Rappresenta piuttosto un testo introduttivo. Nella versione finale dell'opera saranno presenti le terzine originali, la libera versione d'accompagnamento e le tavole illustrate. Quest'opera è dedicata agli studenti e a tutti coloro che non riescono ad accedere autonomamente al testo dantesco perché i secoli e la lontananza dalla nostra cultura lo hanno reso inaccessibile. E' un modo per riappropriarci della complessità della Divina Commedia assaporandone di nuovo tutta la varietà dei suoi significati". A chi si è ispirato per la realizzazione delle illustrazioni? "Chiaramente negli anni ho visionato i lavori degli artisti che si sono cimentati nelle varie epoche. Primo fra tutti Gustav Dorè. Ma ho cercato di non lasciarmi influenzare. Le tecniche che utilizzo e lo stile delle mie opere devono essere contemporanei in modo che il lettore senta che si parla anche di lui".
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