È iniziato lo scorso 26 giugno il restauro della più importante statua bronzea del ‘400. È iniziato nel modo intrigante e spettacolare che spetta a una celebrità del suo rango. Con un cantiere in loco, in quel Museo Nazionale del Bargello di Firenze, che lo conserva dal 1865, un cantiere visibile al pubblico.
Il David di Donatello, un nudo di giovinetto mai più rappresentato a tutto tondo in una nudità così totale dai tempi dell'antichità, fu commissionato all'artista da Cosimo il Vecchio. Intriso di una sensualità sottile, più ellenistico che biblico, con l'enigmatica espressione e il cappello da Mercurio, il David era destinato al nuovo palazzo che Michelozzo andava edificando in via Larga, l'attuale Palazzo Medici Riccardi di via Cavour. Non c'è documentazione che chiarisca la data della commissione, l'ipotesi attualmente più accreditata fra gli studiosi colloca il David alla vigilia della partenza dell'artista per Padova, nel 1443. Trasferito a Palazzo Vecchio alla cacciata dei Medici, trasportato nel ‘600 nella reggia di Palazzo Pitti, nel secolo successivo alla Galleria degli Uffizi, il bronzo donatelliano è conservato dal 1865 al Bargello. Da qui non si muoverà nemmeno per l'intervento di restauro. Un restauro a cui non era sottoposto da oltre un secolo. Solo ordinaria manutenzione finora. Ciononostante c'è un'eredità di incrostazioni disuniformi superficiali che vanno ad assommarsi a patinature scure applicate secondo il gusto dei secoli precedenti. E tracce di dorature che la mano di Donatello aveva posto. Solo ora ci si accinge all'impresa, restauro e pulitura, con le più ampie garanzie di un perfetto recupero. Grazie alle nuove metodiche sperimentate negli anni recenti sui bronzi rinascimentali dall'Opificio delle pietre dure attraverso l'impiego del laser. Basti ricordare le Porte del Paradiso di Lorenzo Ghiberti, o l'Attis dello stesso Donatello, oltre all' intervento di pulitura eseguito nello stesso Museo del Bargello, in collaborazione con l'Istituto di Fisica applicata del CNR di Firenze, sul David bronzeo del Verrocchio, statua che presenta diverse affinità tecniche con l'opera di Donatello. Una campagna fotografica di documentazione ed approfondite indagini diagnostiche accopagneranno l'intervento. Le indagini radiografiche sono già state eseguite nel dicembre 2006 presso i laboratori di Restauro della Soprintendenza Archeologica della Toscana. Nelle parti dorate, verrà utilizzato uno speciale laser costantemente tarato dagli esperti.
Per 18 mesi il pubblico potrà assistere in diretta alle operazioni. Proprio lì dove il David si trova dall'800, nel Salone di Donatello del Museo del Bargello. Un servizio di volontari organizzato dalla Protezione Civile, in collaborazione con ANPAS e Misericordie, presidierà il cantiere per illustrare ai visitatori i dettagli delle operazioni che avvengono sotto i loro occhi. Il restauro è stato reso possibile grazie a un finanziamento di 200mila euro del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.