Imprese, generalmente di medie e piccole dimensioni, che hanno costruito silenziosamente il loro successo sui mercati internazionali. Aziende che si sono sviluppate progressivamente raggiungendo una posizione competitiva di leadership nei loro mercati di riferimento, a livello mondiale o continentale, espressa dalla loro quota di mercato. Gruppi che hanno fatto leva sull'innovazione tecnologica e organizzativa: sono i ‘campioni nascosti' che danno il titolo al volume scritto per i tipi de Il Sole 24 Ore da Herman Simon e Danilo Zatta, rispettivamente Presidente e Amministratore delegato di Simon-Kucher & Partners Strategy & Marketing Consultants. Oltre cento esempi di aziende e casi aziendali che offrono ai lettori interessanti spunti di riflessione e indicano dando conto dei fattori di successo che rendono un'impresa di famiglia campione d'eccellenza.
Molte le multinazionali tascabili, anche in Italia
Nel campione selezionato, Simon e Zatta hanno incluso imprese localizzate negli Stati Uniti, in Italia e in altri paesi europei, cogliendo le caratteristiche di unicità, oltre a elementi di uniformità, in grado di spiegare le radici del loro successo competitivo. Ma chi sono questi campioni nascosti? "Sono sempre i dominatori del loro mercato", assicurano Simon e Zatta, "molti di loro detengono quote mondiali tra il 70 e il 90%, valori che solo pochissimi colossi multinazionali sono capaci di uguagliare. E molti di questi campioni nascosti erano già globali a tutti gli effetti molto tempo prima che venisse persino coniato il termine ‘globalizzazione'".
"Sono imprese che nel loro percorso di crescita hanno saputo coniugare una forte prospettiva imprenditoriale con un accentuato sviluppo manageriale, facendo ricorso, in modo selettivo, ad accordi strategici o joint venture equity a livello internazionale. In modo da combinare la dimensione internazionale con i vantaggi del radicamento locale", scrive nella prefazione Franco Fontana, preside della facoltà di Economia dell'Università Luiss Guido Carli. Imprese a prevalente proprietà familiare che non di rado hanno finanziato gli investimenti con risorse interne, anche se molte di esse hanno aperto il capitale di rischio a soggetti esterni.
Un libro scritto in modo chiaro e accurato che svela i segreti del successo di un manipolo selezionato di aziende sconosciute che pur essendo in gran parte ignote al grande pubblico toccano quasi ogni giorno da vicino molti di noi. Alcuni esempi su tutti: la Hauni (leader mondiale nei macchinari per la produzione delle sigarette), la Tetra (proprietaria del marchio Tetramin, 60% del mercato mondiale dei mangimi per pesci tropicali ), la Brita (l'inventore del mercato dei filtri domestici, di cui controlla una quota mondiale pari all'85%) e la Barth (leader mondiale nella fornitura di luppolo e dei suoi derivati, uno degli ingredienti più importanti nella produzione della birra).
Nutrita anche la lista dei campioni nascosti made in Italy: BTicino (leader europeo nella produzione di apparecchiature elettriche), Brembo (leader mondiale nella produzione di sistemi frenanti), Mapei (leader mondiale nei prodotti per la posa di pavimenti e rivestimenti murali di ogni tipo), Modellato (leader europeo nella fabbricazione di cinturini per orologi), Panini (primo produttore mondiale di figurine), Riello (prima impresa europea nei regolatori, bruciatori e gruppi termici), Technogym (leader europeo nella produzione di attrezzature per il fitness e la riabilitazione biomedica).
Per la lista completa e per capire ‘come replicare le strategie vincenti' rimandiamo al volume di Simon e Zatta.
(Herman Simon- Daniele Zatta, Campioni nascosti, Il Sole 24 Ore, pagg 314 – euro 34.00)