Quale malattia ha causato la morte di Tut Ankh Amon? Come si configurava il quadro clinico di Hatshepsut, la bellissima donna faraone, che donò all'Egitto un lungo periodo di prosperità?E' vero che Akhenaton, il primo faraone monoteista, soffriva di una malformazione alla spina dorsale? Curiosità sullo stato di salute dei grandi d'Egitto, su quali malattie abbiano riscontrato, persino su come fossero le loro sembianze in vita troveranno presto risposta e aggiungeranno elementi preziosi alla storia della civiltà egizia grazie al programma di mappatura genetica e di analisi del DNA avviato da Zahi Hawass sulle mummie reali della Valle dei Re.
Primi importanti successi della scansione ad alta definizione sono relativi a Tut Ankh Amon: si è scoperto che sarebbe morto per cause accidentali (probabilmente per un infezione a un arto, causata da una caduta dal carro) e non assassinato in seguito a una torbida congiura di palazzo, orchestrata da Ay, faraone dopo di lui: il frammento osseo staccatosi dal cranio, che lasciava supporre un colpo letale, in realtà è dovuto a un errore degli imbalsamatori.
Recentemente con le stesse tecniche si è stabilito che la mummia di Hatshepsut è quella proveniente da un nascondiglio all'ingresso della Valle dei Re e
che essa giaceva quasi dimenticata nei magazzini del Museo Egizio del Cairo. E a completamento delle indagini genetiche si è capito che la mummia femminile trovatale a fianco è quella della nutrice Siter In, per la sua fedeltà in vita gratificata di una sepoltura comune; la pronta analisi della mummia appena attribuita ha consentito di stabilire le cause della morte di Hatshepsut: diabete o un tumore.
Oggi l'indagine prosegue con TAC ad alta risoluzione, eseguite dal radiologo Ashraf Selim, e promette rivelazioni clamorose. Tre mummie senza un nome sono state scannerizzate senza tregua; e il quadro genetico, le patologie riscontrate, l'età del decesso e soprattutto l'analisi del DNA, che facilita l'identificazione di parentele, sembrano suggerire clamorose attribuzioni. Per alcuni studiosi si tratterrebbe dei corpi imbalsamati niente meno che di Akhenaton, della splendida consorte Nefertiti e della regina Tyie, madre di Tut Ankh Amon. Dubbi sono nutriti su Akhenaton, morto attorno ai 35 anni: la mummia in questione sembra palesare un decesso avvenuto attorno ai 60 anni per degenerazione cellulare; più convincente appare l'attribuzione di Nefertiti, trovata nella tipica posizione regia con il braccio destro piegato sul corpo.
Inoltre si sono rilevate fratture al torace incorse dopo la morte: ebbene sappiamo che la consorte di Akhenaton, trascinata in un giudizio di condanna in seguito alle posizioni monoteiste del marito, venne terribilmente deturpata appena deceduta e che dovette essere nascosta per essere sottratta alla vendetta dei potenti sacerdoti di Tebe. Se così fosse con tecniche ormai più volte sperimentate potremmo ricostruire le sembianze di Nefertiti e far risplendere la sua leggendaria bellezza.
Insomma si è avviato un programma di sistematica indagine medica che promette rivelazioni clamorose anche sulla storia privata dei faraoni: magari verranno accertati figli illegittimi e parentele clamorose, frutto di adulteri segreti, che prenderebbero corpo dopo più di 3.000 anni d'oblio; la moderna tecnologia scandaglia sempre meglio un'epoca remota, sondata nelle camere del potere ma anche nella quotidianità dei sudditi.