François Ozon, da raffinato cinefilo e regista inventivo e creativo qual è, ha saputo sorprenderci ed emozionarci ancora una volta. Con il suo "Angel" rende infatti omaggio ai mélo della vecchia Hollywood senza farne un semplice calco, ma rielaborandoli e aggiornandoli con autentica passione e affettuosa ironia.
Tratto da un romanzo del 1957 della scrittrice inglese Elizabeth Taylor (omonima della diva), il film, ambientato in Inghilterra nei primi anni del Novecento, racconta la storia di Angel Deverell, giovane aspirante scrittrice di umili origini. Bella, volitiva e anche un po' sfrontata, la ragazza riuscirà presto ad ottenere successo, fama e ricchezza grazie ai suoi romanzetti rosa pubblicati da un editore che crede in lei. Entrata nel mondo dell'alta società londinese, acquista la dimora sfarzosa che sognava da bambina e sposa Esmé, affascinante pittore bohémien incline al tradimento. Con l'arrivo della prima guerra mondiale e l'arruolamento volontario di Esmé le illusioni di Angel tramonteranno però definitivamente.
Ozon realizza con "Angel" il suo primo film in lingua inglese. Operazione difficile ma incredibilmente riuscita è quella da lui tentata di ricreare in maniera nuova e mai leziosa le atmosfere del mélo americano degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta ripensando ad autori come Sirk e Minnelli. Non ci si ferma però agli aspetti formali, che pur sono presenti in maniera inappuntabile, da una fotografia che esalta i colori accesi a scenografie sontuose, da una colonna sonora meravigliosamente enfatica a costumi di lusso sfrenato. Infatti in una narrazione fluida ed energica, con un piglio forse più brillante nella prima parte, il regista non ha paura di giocare anche la carta dell'ironia, mai però davvero cattiva, sottolineando con insistenza i cliché del genere. La sua adesione emotiva alla storia e ai personaggi è ad ogni modo sincera e ci sono tutti gli ingredienti per emozionarsi e talvolta anche commuoversi. Senza dimenticare che gli attori sembrano credere fino in fondo al progetto. Già, gli attori. La compagnia scelta dal regista vanta presenze formidabili. In primo luogo la giovane Romola Garai, una protagonista ammaliante e dalla sorprendente gamma espressiva. Poi c'è Michael Fassbender, il suo spasimante, una rivelazione. Ma ci sono anche due preziose figure femminili di contorno: la vibrante Lucy Russell e una Charlotte Rampling che, pur in un piccolo ruolo, quello della moglie dell'editore, è sempre magnetica e incisiva. Insomma, sotto qualunque aspetto la si consideri, l'opera di Ozon funziona alla perfezione.
Titolo originale: "Angel"; Regia: François Ozon;
Sceneggiatura: François Ozon, Martin Crimp;
Fotografia: Denis Lenoir;
Montaggio: Muriel Breton; Scenografia: Katia Wyszcop;
Costumi: Pascaline Chavanne;
Musica: Philippe Rombi;
Produzione: Fidélité Productions, Poisson Rouge Pictures, Scope Pictures, Foz/Virtual Film, Wild Bunch, France 2 Cinéma, Celluloid Dreams, Canal +, TPS Star, Sofica Soficinema 2, Sofica Soficinema 3;
Distribuzione: Teodora Film;
Interpreti: Romola Garai, Michael Fassbender, Sam Neill, Charlotte Rampling, Lucy Russell, Jacqueline Tong, Janine Duvitski, Simon Woods; Origine: Gran Bretagna/Francia/Belgio;
Anno: 2007; Durata: 118'.