Chi vuole visitare i luoghi della battaglia, deve tenere presente che oggi Caporetto non si chiama più così, ma Kobarid: lo si raggiunge superando il confine italo-sloveno a Gorizia e risalendo l'Isonzo (oggi Soča) per 55 km.
Lungo la strada si incontra Tolmino (oggi Tolmin) dove si aprì una delle due falle nelle linee italiane. Invece Plezzo (oggi Bovec), teatro dei primi furiosi combattimenti, è 25 km oltre Kobarid. Clou della visita è il documentatissimo Museo di Caporetto allestito in una casa d'epoca, in centro al paese. Fuori porta c'è un monumentale ossario dove sono sepolti circa 7mila caduti italiani.
Un itinerario storico pedonale lungo 5 km, percorribile da tutti, porta a vedere trincee e postazioni militari della "grande guerra". Solo per escursionisti allenati è invece la salita al Monte Nero, che richiede molte ore di cammino.
Per altri informazioni: Ufficio del turismo sloveno, galleria Buenos Aires 1, Milano; tel. 02-29511187, fax 02-29514071, www.slovenia-tourism.sl.