Tutto quello che non sapevate sui Simpson e che Homer di certo non capirebbe. Ecco cos'è "I Simpson- Il ventre onnivoro della tv postmoderna" a cura di Corrado Peperoni (ed. Bulzoni Editore pagg. 287- 20,00 €). Ricercatore presso il Dams di Roma Tre, dedica un'insieme di saggi alla famiglia più disfunzionale d'America, per evidenziarne l'importanza e la carica di rottura persino nel proprio mondo (il suo nichilismo radical va in onda da 20 anni nella destrorsa Fox). La guerra dei Roses? Danny De Vito, di Homer, ha solo la stazza fisica. Little Miss Sunshine? Nonno Abraham fa sembrare l'Alan Arkin eroinomane ultrasettantenne un'educanda. Bart riderebbe di loro, imponendogli di ciucciarsi il calzino. Peperoni mette insieme un piccolo gioiello: la sua premessa, unita al capitolo in cui ci presenta il marchio Simpson, kolossal economico prima che televisivo, sono un bell'esempio di analisi politica, sentimentale, economica. Con lui in squadra molte donne. Se Homer deve tutto a Marge e molto a Lisa e persino alla piccola Maggie, Corrado deve ringraziare le "sue" donne (sono sei, giovanissime, da Federica Bologna a Manuela Marziali passando per Silvia Moras). Ispiratore e allenatore, a differenza del capofamiglia Simpson, probabilmente non se n'è stato sul divano a bere Duff e produrre rumori di ogni genere e sorta, ma ha coordinato un'agguerrita squadra (non di calcio anche se sono 11) di ricercatori molto acuti. Dei Simpson, oltre al giallo della loro pelle, ne han dette di tutti i colori: meno male che questa famiglia è quasi del tutto analfabeta e non potrà offendersi. Con la stessa capacità iconoclasta della serie smontano strutture narrative, simboli, archetipi e stereotipi per mostrarcene i segreti e, forse, anche i difetti. Non a caso ha in copertina Bart che nuota nudo sott'acqua all'inseguimento di un dollaro... come l'ormai "storico" bambino dei Nirvana. Economia, esegesi, politica, sociologia, femminismo (dolcissimo e acuto il parallelo sbilenco Jane Austen- Matt Groening, e quindi Isabel- Marge), analisi mediatica e persino medianica, in questo libro c'è tutto. Tranne, forse, la zoofilia del suo protagonista. Cani, gatti, scimmie, cavalli, maiali, aragoste (la mitica Pizzicotta!): tutte le specie animali hanno occupato un posto bizzarro nel cuore di questi terribili uomini gialli, novelli Noè. L'unico "doh!", per dirla alla Homer, viene dal prezzo. Ma resistete alla tentazione di rimpinzarvi di birra, donuts, burro d'arachidi e hamburger e divertitevi in questo viaggio a Springfield. Bilglietto di sola andata!