Nelle nostre università, le discipline medievistiche sono in crisi e i laureandi stanno diminuendo. Ma in cambio il medioevo "tira", è sulla cresta dell'onda e questo spiega perché gli editori sfornino tanti libri d'argomento medievale. Una splendida figura sotto l'albero farebbe, ad esempio, un volume di grande formato e illustratissimo, l'Atlante della cultura medievale in Occidente, a cura di Roberto Barbieri (Jaca Book, € 85,00): che non è – attenzione! – un "atlante storico" tradizionale, per quanto mappe e cartine non manchino, bensì una riflessione generale sul "fenomeno-medioevo" nel suo complesso, inteso come lungo periodo d'incubazione e di fioritura dell'Europa. In trentasette brevi capitoli, e con l'aiuto di belle foto e di preziose riproduzioni d'opere d'arte, si punta non tanto a ricostruire la storia (politica, sociale, culturale e così via), quanto a tracciare una serie di percorsi: il monachesimo, le scuole, il ruolo delle donne, la liturgia, le università, il concetto di potere, il senso della libertà, gli eretici, le cattedrali, l'attrazione del Mediterraneo, le feste, i pellegrinaggi, i rapporti col resto del mondo e così via. Ne esce un profilo affidabile, che aiuta a sconfiggere vecchi luoghi comuni (come quello, duro a morire, del "buio medioevo").
I più esigenti, o quanti pretendono filologia ma per le feste non vogliono rinunziare a regalare libri che siano anche "belli", possono ricorrere con fiducia ai raffinati, curatissimi volumi della "Fondazione Lorenzo Valla", editi dalla Mondadori e specializzati nella presentazione di testi antichi e medievali in lingua originale con traduzione a fronte. Tra le più recenti uscite, è da segnalare il primo volume de Il romanzo di Alessandro – davvero l'"avventura-principe" della nostra tradizione –, curato da Richard Stoneman e tradotto da Tristano Gargiulo: si tratta della raccolta di quattro testi, fra cui quello molto famoso di Giulio Valerio (€ 27,00). Unica controindicazione: si tratta di un volume inserito all'interno di una collezione, nella quale si prevede di pubblicare tutti i (molti) testi alessandrini. Il generoso ma incauto donatore potrebbe trovarsi costretto a reiterare il dono negli anni futuri; o a deludere la persona oggetto del suo omaggio.
Per evitare tale rischio, si può restar comunque fedeli alla "Fondazione Lorenzo Valla" scegliendo un altro dei suoi volumi: Il viaggio dell'anima, a cura di Manlio Simonetti, Giuseppe Bonfrate e Piero Boitani. Il viaggio, lo sanno tutti, è la prima e principale metafora dell'avventura della vita umana: da Gilgamesh a Ulisse a Dante. Qui, il viaggio del popolo d'Israele dall'Egitto alla terra promessa è interpretato come liberazione dell'anima dal peccato attraverso la lettura di passi esegetici dei grandi Padri della Chiesa, da Origene a Bernardo di Clairvaux: con pagine di profonda meditazione teologica alternate a momenti di altissima poesia mistica.
Infine, il "regalino" a buon mercato, ma perfettamente mirato: una "chiave" concettuale per comprendere un'età sulla quale si polemizza troppo e non sempre a proposito. In Pensare il medioevo (Mondadori, € 15,00) un'équipe di studiosi coordinata dalla grande Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri ci introduce alla "mente" medievale, dalla retorica alla logica alla politica al problema femminile all'incontro con l'Islam. Lucido, essenziale, brillante e, come dicono i francesi, incontournable.