Due dei quattri capolavori dell'impressionismo rubati lo scorso 10 febbraio a Zurigo sono stati ritrovati dalla polizia svizzera: i dipinti, un Monet ed un Van Gogh, entrambi in ottimo stato, sono state rinvenuti a bordo di un'automobile abbandonata in un parcheggio, ha annunciato la polizia oggi a Zurigo. Il ritrovamento delle due tele, in un parcheggio a soli 500 metri dal Museo Buehrle teatro della rapina, appare misterioso, mentre la polizia non sembra avere traccia degli autori del clamoroso furto. All'appello mancano inoltre gli altri due preziosi dipinti. I quadri ritrovati sono 'Campo di papaveri a Vetheuil' (1879) di Claude Monet e «Ramo di castagno in fiore» (1890) di Vincent van Gogh. Il valore delle due tele è stimato in 44 milioni di euro. I quadri ancora mancanti sono «Il ragazzo con il panciotto rosso» (1888/90) di Paul Cezanne, il più prezioso della collazione, e «Ludovic Lepic e le sue figlie»(1871) di Edgar Degas. «La grave ferita causata al nostro museo si è almeno parzialmente rimarginata», ha commentato il direttore della Collezione Buehrle Lukas Gloor che alla domanda sull'eventuale pagamento di un riscatto ha detto di non poter rispondere. Il misterioso ritrovamento del Monet e del Van Gogh risale a ieri. Le tele erano sul sedile posteriore in una Opel bianca parcheggiata presso la clinica psichiatrica Burghoelzli e non chiusa a chiave. È stato un dipendente della clinica a dare l'allarme. Gli inquirenti hanno ricevuto un grande numero di segnalazioni, dalla Svizzera e dall'estero, ed il lavoro continua per ritrovare i capolavori mancanti e assicurare i ladri alla giustizia, hanno affermato. I dipinti erano stati rubati in un 'blitz' messo a segno da tre uomini armati entrati nel museo mezz'ora prima della chiusura. Il valore complessivo dei quattro quadri rubati è stimato in oltre 110 milioni di euro.