Dove sono finiti i personaggi che guidarono la rivolta del ‘68? Daniel Cohn-Bendit, leader indiscusso del "maggio francese", oggi è parlamentare europeo, co-presidente del gruppo dei Verdi. Rudi Dutschke, che guidò il movimento studentesco tedesco (Sds), è morto da quasi trent'anni, per i postumi dell'attentato subito nel '68. Molto diversificata la sorte degli ex-sessantottini italiani: Mario Capanna, già leader del Movimento studentesco milanese, dopo essere stato deputato nazionale ed europeo per varie formazioni di sinistra, ora vive in Umbria e scrive libri; Adriano Sofri, già numero uno di Lotta Continua, condannato come mandante dell'omicidio Calabresi (di cui si protesta innocente), dal 2005 è agli arresti domiciliari per motivi di salute; Franco Piperno, uno dei capi del movimento a Roma, già coinvolto nell'inchiesta "7 aprile" sull'Autonomia Operaia, per anni latitante in Francia e Canada, è poi rientrato in Italia e oggi insegna Fisica della materia all'Università della Calabria; Oreste Scalzone, altro leader dei sessantottini romani, dopo aver passato anni a Parigi per sfuggire a una condanna per associazione sovversiva e banda armata, è tornato in Italia nel 2007, dopo che i reati erano finiti in prescrizione; infine Marco Boato, che partecipò alla nascita del movimento degli studenti a Trento, è stato deputato e senatore (demoproletario, poi radicale e verde) per sei legislature.