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Fumetti / Gianni De Luca, il disegno pensiero

di Fabrizio Lo Bianco

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11 APRILE 2008
copyright g.de luca

La mostra "De Luca. Il disegno pensiero" è l'evento principale del Festival Internazionale del fumetto "Bilbolbul" in corso a Bologna a cura dell'associazione culturale Hamelin. Un nutrito programma di incontri, proiezioni e mostre dedicate al fumetto italiano e internazionale fa del festival, alla sua seconda edizione, un appuntamento sempre più importante nell'ambito delle manifestazioni fumettistiche nazionali.
Dopo l'omaggio dell'anno scorso a Magnus, quest'anno Bilbolbul dedica una retrospettiva a Gianni De Luca (1927-1991), disegnatore calabrese, romano d'adozione, arrivato al fumetto passando per la pittura, l'incisione e l'illustrazione. La mostra, allestita presso il Museo Archeologico, accoglie i visitatori attraverso un corridoio corredato di gigantografie con alcuni dei disegni più evocativi di De Luca. Nelle sale interne sono esposte circa 250 tavole originali disposte cronologicamente dagli esordi del 1947 sulle pagine del "Vittorioso" fino al lavoro che chiude la sua carriera, "Gli ultimi giorni dell'Impero", per "Il Giornalino". Oltre alle tavole dedicate al "Commissario Spada" (il suo personaggio più noto, su testi di Gianluigi Gonano) e alla trilogia shakespeariana ("La tempesta", "Amleto" e "Giulietta e Romeo"), il visitatore può ammirare le tavole tratte dal divertente e raffinato Giornalino di Gian Burrasca e da La freccia nera. Colpiscono per la freschezza del segno, nonostante siano passati diversi anni dalla loro realizzazione, le illustrazioni a colori e le biografie a fumetti di Totò e Marilyn Monroe, oltre a quella di Paolo di Tarso (su testi di Tommaso Mastrandrea).
Vincitore del prestigioso Premio Yellow Kid al Festival del Fumetto di Lucca del 1971, Gianni De Luca è conosciuto soprattutto per le avventure del commissario Eugenio Spada e per la sua "traduzione" a fumetti del teatro shakespeariano. È su queste opere che a metà degli anni Settanta De Luca ha rivoluzionato il modo di fare fumetto introducendo alcune innovazioni che risultano ancora oggi modernissime: un nuovo modo di rappresentare il movimento e la scansione temporale abolendo le vignette tradizionali e ricorrendo alla reiterazione della medesima figura sulla tavola. L'intuizione, che ha referenti figurativi e concettuali sia nel Futurismo che negli esperimenti fotografici di Etienne-Jules
Marey, è assolutamente innovativa nel fumetto e segna uno dei punti più alti della ricerca formale nella cosiddetta Nona Arte. Ma la "rivoluzione" portata da De Luca non si limita alla forma. In pieni anni di piombo, l'artista illustra storie in cui il commissario Spada deve misurarsi con il terrorismo. Fa scalpore ancora oggi che questa e altre tematiche (come esoterismo e satanismo) venissero coraggiosamente affrontate da De Luca e Gonano su una testata come "Il Giornalino", distribuita per lo più nelle parrocchie. La ricostruzione che i due autori fanno dell'età a loro contemporanea è talmente puntuale che si può parlare del ciclo di storie sui terroristi come di un vero e proprio documento sugli anni Settanta in Italia.
Oggi la fama e il riconoscimento pieno del valore dell'opera di Gianni De Luca varcano i confini italiani tanto che maestri internazionali del calibro di Frank Miller, Dave McKean o Bill Sienkiewicz citano De Luca come uno dei loro artisti di riferimento.


De Luca. Il disegno pensiero.
Museo Civico Archeologico
via dell'Archiginnasio, 2
Bologna

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