Disegnatore, cartoonist, autore e attore con i mitici Monty Phyton, Terry Gilliam è uno dei cineasti più geniali e imprevedibili dei nostri giorni. Dopo l'avventura con Cleese, Chapman,Idle , Jones e Palin, a partire dalla seconda metà dagli anni ottanta, si è concentrato sulla regia, realizzando alcuni pellicole poetiche e surreali, tra le quali almeno un paio di capolavori. Uno dei titoli più famosi presso il grande pubblico, è La leggenda del re pescatore, con un Jeff Bridges in gran forma, uno strepitoso Robin Williams e il premio Oscar Mercedes Ruhel. Oppure, per citare un altro, diverso, esempio, L'esercito delle dodici scimmie. Ma l'opera nella quale il suo talento visionario ha raggiunto i risultati più sublimi è lo splendido Paura e Delirio a Las Vegas, fedele trasposizione cinematografica del leggendario Fear and Loathing in Las Vegas di Hunther S. Thompson.
Oggi, dopo la divertente, ma forse un po' troppo leggera, fiaba dal titolo I fratelli Grimm e l'incantevole strega, Gilliam prova a mostrarci, invece, il lato cupo e grottesco delle favole con Tideland- Il mondo capovolto. Un film difficile, eccessivo, certamente non per tutti. A questo proposito, nell'edizione in dvd, è utile ascoltare le parole del regista (durano meno di cinque minuti), prima di dare il via alla pellicola. In questo "prologo" Terry Gilliam avverte che a molti il suo lavoro non piacerà mentre, per altri, non avrà alcun significato. Il monito è fondamentale. La sua intenzione, nel girare Tideland, era quella di osservare il mondo dal punto di vista dei bambini (nella fattispecie di una bimba). Con questo film, l'autore assicura di avere stabilito un vero contatto con il bambino che vive dentro di lui. E questa è l'unica vera chiave di lettura dell'opera.
Il risultato è una sorta di Alice nel paese delle meraviglie in salsa psichedelica, che può anche avere parecchi difetti e risultare, per alcuni versi, sconclusionato, ma che possiede anche molti, innegabili, pregi.
La straordinaria dolcezza che permea un racconto filtrato, in ogni sua parte, dallo sguardo della piccola protagonista equilibra i toni grotteschi della narrazione. L'innocenza, sembra dirci Gilliam, è negli occhi di chi guarda, proprio come la bellezza o la paura. Ecco, allora, che la storia di Jeliza-Rose, è tutta compresa nell'universo che percepisce la protagonista, non in quella che dovrebbe essere la (supposta) realtà oggettiva. La pellicola, insomma, vuole mostrarci ciò che vedono i bambini e non ciò che gli adulti, con arroganza, vorrebbero che i piccoli vedessero. I sogni, gli incubi, i colori, i giochi. Le meravigliose immagini degli sterminati campi di grano, dorati dalla luce abbagliante del sole, sono un inno alla vita in una storia che non ha paura di guardare la morte negli occhi.
La trama vede la piccola Jeliza-Rose ( interpretata dalla straordinaria Jodelle Ferland, capace di reggere buona parte del film praticamente da sola) alle prese con due strampalati genitori tossicodipendenti. Dopo la morte della madre, il padre ( Jeff Bridges) ex-rockstar abbandonata dal successo, la porta a vivere nella casa che era stata di proprietà della nonna. La bambina, abituata perfino a preparare le siringhe di eroina per il padre, si rifugia, però, nella fantasia, inventandosi un mondo tutto suo.
Alla morte per overdose del papà, conosce due personaggi strampalati, una folle imbalsamatrice e il fratello lobotomizzato ed epilettico. La realtà, incomincia, così, ad accavallarsi ai sogni ad occhi aperti di Jeliza Rose. Tra rimandi a Lewis Carrol, teste di bambole, morti imbalsamati che riposano nei letti di casa e altre bizzarrie e visioni, il racconto prosegue infischiandosene del "politicamente corretto". Come, per esempio, nel caso del bacio sulla bocca tra la bambina e l'adulto deforme Dickens, che, per Jeliza-Rose, diventa un principe azzurro. Ma se tutto è puro per i puri, non c'è nulla di morboso, ci ammonisce Gilliam, nella mente innocente di un bambino.
Tideland- Il mondo capovolto.
. 19 euro.
http://he.columbiatristar.it/