Eccoli, appena varcata la soglia del Museo di Antichità, gli imponenti guerriglieri del mitico esercito di terracotta di Qin Shi Huang, il Primo Augusto Imperatore di Qin.
L'uomo che unificò tutto ciò che si trova sotto il cielo, il "Tianxia", ossia la Cina intera, e che tra il 246 e il 208 a.C. realizzò l'immenso esercito per difendere il tumulo del Primo Imperatore poco lontano dall'antica capitale Xi'an.
Lo schieramento, scoperto per caso nel 1974 e distinto in tre fosse contenenti soldati di ruolo diverso (fanti, arcieri, cavalieri, ufficiali, ecc...), era originariamente rivolto verso oriente, la direzione in cui marciavano le campagne militari di Qin per l'unificazione dell'impero.
Oggi la mostra torinese "Il Celeste Impero" presenta sei statue che ben rappresentano la varietà dei ruoli : un ufficiale con armatura, due soldati semplici, un auriga, un balestriere inginocchiato e un ginnasta.
Partendo da questi reperti archeologici l'esposizione segue un ideale filo storico, politico e culturale sviluppatosi lungo il reticolo di itinerari terrestri, marittimi e fluviali che prende il nome di Via della Seta. Dalla capitale Chang'an, che in epoca Tang era tra le più popolose città del mondo con un milione di abitanti, partiva il percorso di migliaia di chilometri attraverso l'Asia Centrale e Occidentale.
La Via apriva così le porte a scambi commerciali e culturali tra la civiltà cinese e quella romana. Gli oggetti in mostra, esposti nell'evocativa ambientazione creata da Andrea Bruno, rappresentano le tappe principali di questo cammino e insieme regalano un affresco sulla misteriosa archeologia cinese.
Lungo il percorso espositivo si snodano le lacche variopinte della tomba della Marchesa Dai, gli splendidi bronzi del corredo funebre del Re Liu Sheng e la scultura di una guardia d'onore del generale Zhang, mentre l'opulenza della corte Tang è rappresentata dai reperti in oro ed argento.
Tra questi ultimi gli esemplari rinvenuti nella cripta del tempio di Famensi testimoniano la raffinatezza degli orafi di Tang, perfezionata anche dai numerosi contatti con l'occidente, in particolare con la Persia Sasanide.
Nelle ultime due sale del museo sono inoltre presenti in anteprima alcuni tra i più significativi reperti delle collezioni del Museo d'Arte Orientale di Torino, la cui apertura è prevista per l'autunno grazie all'acquisto di importanti opere da parte della Fondazione per l'Arte della Compagnia di San Paolo.
"L'intento è diffondere la conoscenza di culture lontane" spiega il Presidente della Fondazione Carlo Callieri "come quella dell'Asia, che per millenni ha ospitato gli imperi più ricchi, le nazioni più sviluppate e ha visto nascere le conoscenze scientifiche e tecnologiche più avanzate".
Parallelamente all'esposizione, infine, il Teatro Romano ospiterà spettacoli serali all'aperto per integrare e approfondire i temi trattati nella mostra.
"Il Celeste Impero. Dall'esercito di terracotta alla Via della Seta"
Museo di Antichità -Torino-
11 luglio-16 novembre 2008
Orari: martedì-domenica 10.30-19.30
giovedì e sabato 10.30-23
Catalogo: Skira
www.fondazionearte.it
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Info: 011.4600852