Riattivare l'attenzione e l'immaginazione. Depistare, stupire, riaccendere i sensi seguendo itinerari alternativi. Dislocandosi. Ecco a Roma la quindicesima edizione della Quadriennale dell'Arte, un'esposizione che non svolge un tema ma ne accoglie molti, momenti di "ricapitolazione" cartesiana per accedere alla comprensione del nuovo che si va affermando o che si è già affermato nelle arti visive italiane.
Il compito della rassegna, allestita nei tremila metri quadrati di Palazzo delle Esposizioni, è di offrire una panoramica delle tendenze più significative, circoscrivendo l'attenzione alle generazioni di artisti che hanno iniziato ad affermarsi negli ultimi vent'anni. Espongono in 99, tra artisti mid-career e giovani, portatori di linguaggi "in movimento" e indicativi di possibili evoluzioni nel prossimo futuro. Non superano i 45 anni, un quarto è "under 35", uno su tre è donna.
Alcune opere rimandano all'attualità, alle tematiche dell'ambiente, gli armamenti, la sicurezza sul lavoro, il controllo sulla libertà personale. Altre, invece, hanno una dimensione privata e si interrogano sull'identità, la memoria, il fluire del tempo o si soffermano sulle interazioni tra l'individuo e lo spazio. Sulla genesi dell'opera d'arte, sull'atto creativo, si concentra l'opera di autori attivi con la pittura, la scultura, la fotografia e le nuove tecnologie. Pittura e scultura non soltanto dialogano, scambiano informazioni e spunti creativi con le nuove tecnologie, ma possono anche costituire la base tecnica e concettuale di un nuovo modo di concepire il video e l'animazione d'artista.
E' blu la giungla di mangrovie di Francesco Cervelli, trasformata in un labirinto di acque e di rami, Alessandro Cannistrà , con il fumo e il colore, evoca ere arcaiche, in uno spazio abitato da vegetazioni contorte, lievemente ispirato alla pittura orientale. Guarda la natura dall'interno Alberto Di Fabio e sulla sua tela la pittura si fa relazione biologica e molecolare; Federico Solmi, con un lavoro di videoanimazione, presenta la città di New York e il sistema dell'arte minacciati da un mostro simbolico come King Kong. Adriano Nardi, partendo da immagini massificate, scompone e riordina la bellezza femminile delle riviste patinate, mentre il tema delle identità personali e collettive ispira Matteo Basilé, interessato in particolare a una rilettura delle iconografie sacre come la Pietà. La natura ambigua dell' essere umano perennemente sospeso tra l'io e la propria ombra è impressa nel dittico di Angelo Bellobono: nella deformazione si nascondono personaggi sdoppiati. Luca Pancrazzi con il nome di una fusione sintetica altamente abrasiva, Carborundum, ha dato il titolo a una Maserati, completamente rivestita di schegge di vetro. Elisabetta Benassi ha composto con trecento megafoni la scritta «They Live We Sleep» They Live We Sleep: la sussurrano voci diverse e sfalsate. Processo formale vivente di Claudia Losi sono pezze di tessuto imbottito, sui quali sono state ricamate calcificazioni sovrapposte a felci e ad alghe, tutte le forme animali e vegetali che sottoterra, in assenza di ossigeno e attraverso un processo di milioni di anni, hanno dato origine al petrolio. Tulipani di Bruna Esposito è una foto plastificata di una donna musulmana capovolta, l'abito grigio e lungo e il capo velato.
Ma l'omaggio della Quadriennale, il cui impianto critico è stato affidato a una commissione composta da cinque curatori e storici dell'arte, Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni, va a Luciano Fabro, scomparso di recente, per la sua opera e l' eredità teorico-critica del suo insegnamento. Il grande marmo intitolato Autunno è esposto nella Rotonda del Palazzo delle Esposizioni, a ricordare che l'arte ha bisogno di maestri e non di modelli. Così si distinguono gli artisti di stagione dagli artisti della storia.
Una Giuria internazionale, costituita da Suzanne Pagé, direttore della Fondation Louis Vuitton pour la création, Gerald Matt, direttore della Kunsthalle di Vienna, Vicente Todolí, direttore della Tate Modern di Londra, assegnerà il 12 settembre tre premi, il primo di 20.000 euro, il Premio alla giovane arte (under 35) di 10.000 euro e una medaglia d'oro alla carriera a un maestro dell'arte italiana che non partecipa all'esposizione.
15ª Quadriennale d'arte di Roma
Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale, 194
Da domenica a giovedì ore 11- 21, venerdì e sabato ore 11-23.30
Fino al 14 settembre
www.palazzoesposizioni.it
Catalogo: 15ª Quadriennale d'arte di Roma, Marsilio