E' un'irrealtà che si espande e riempie le pieghe del nostro quotidiano quella raccontata dalla collettiva di video arte in mostra a Tolentino fino al 21 luglio. Quindici giovani artisti, fra i più interessanti della scena attuale, si confrontano con il medium del video per riflettere sulle rotte intraprese oggi dall'arte contemporanea, dove cinema, moda, spettacolo si confondono, dando vita a un unico linguaggio.
Premessa ideale di questa mostra, curata da Camilla Boemio – origini Cecoslovacche/Inglesi, ma nata nelle Marche – è l'esperienza dell'«Expanded Cinema», corrente cinematografica sperimentale, nata nel 1958, quando Kenneth Anger proiettò il suo «Inauguration of the Pleasure Dome» contemporaneamente su tre schermi a Bruxelles, e che raggiunse il suo acme negli anni Sessanta. Raccontato da un volume di Gene Youngblood, divenuto di «culto» («Expanded Cinema», P. Dutton & Co., Inc., New York 1970), il movimento, che ha molto influito sulla video arte degli ultimi trent'anni, ha proposto in modo assolutamente pionieristico quella contaminazione di generi, a cui oggi la nostra società mediatica sembra non potersi sottrarre. Di questa stessa osmosi culturale parla oggi «Expanded Unreal», che nel Museo internazionale della caricatura «Luigi Mari» di Tolentino chiama a raccolta i video di giovani e sperimentali artisti.
Come quello del veronese Andrea Galvani, vincitore del «Location One 2008/2009», unico rappresentante italiano del prestigioso International Residency Program di New York, che presenta un lavoro del 2004 girato nel deserto roccioso des Agriates, lungo la costa nord-occidentale della Corsica. Intrecciando fra loro citazioni e riferimenti diversi, da Kurosawa a Sergio Leone, dai paesaggi della pittura rinascimentale a quelli fiamminghi, «Hunting Bears – La Deviazione» presenta un duello fra due figure enigmatiche, sospese in un tempo quasi mitico, alle prese con l'archetipo della competizione, durante la quale si compie un inutile tentativo di sovvertimento dell'ordine naturale.
A riflettere sull'«infanzia della televisione e sulla sua successiva degenerazione», il lavoro di Lucia Uni presentato a Miart nel 2006, che propone un video «sul contratto con gli italiani», in cui «La Linea», il famoso personaggio disegnato e animato da Osvaldo Cavandoli, compare come all'interno del Carosello, sotto le mentite spoglie della curiosa B della firma di Berlusconi. Inedito per il pubblico italiano è, invece, il sensuale e surreale «Wrong Baby» di Kourtney Roy, realizzato per il cantante/cantautore parigino Marc Nguyen Tan del gruppo rok The Colder (dall'album «Heat»). Seguono i lavori di altri interessanti artisti – Riccardo Arena, Stefano Ronci, Cristiano Carloni/Stefano Franceschetti, Sabine Delafon, Guido Affini, Susanne Neumann, Christian Rainer, Karin Andersen, Marc Giloux, Franco Angeloni e Anders Weberg – tutti impegnati nel serrato e stimolante confronto con la nostra quotidiana (ir)realtà.
«Expanded Unreal»
A cura di Camilla Boemio
Fino al 21 luglio
Spazio Museo internazionale della caricatura "Luigi Mari", Piazza della Libertà – Tolentino