Se Pietro ha vinto due partite e Paolo nessuna, a Pietro toccano 56 monete e 8 a Paolo. Infatti, se si giocasse ancora una partita e vincesse Pietro, gli toccherebbe l'intera posta. Se invece perdesse, si ritornerebbe nel caso precedente (2 partite a 1) e quindi Pietro prenderebbe 48 monete, mentre le restanti 16 sono divise in parti uguali. Ragionando in maniera analoga, nel secondo caso a Pietro toccano 44 monete e a Paolo 20.
Nel caso di tre giocatori, si ragiona in questo modo. Il gioco sarebbe certamente deciso se si giocassero ancora tre partite. Indichiamo con a, b, c la vittoria di A, B, C rispettivamente e consideriamo le 27 disposizioni (con ripetizione) distinte che si possono ottenere (ad es. aaa, aab, aac, aba, abb, baa, etc.). Calcolando i casi favorevoli ad A, B e C si trova che sono rispettivamente 17, 5 5. Dunque, la posta va divisa proporzionalmente a quei numeri.
(U.Bot.)