Soluzioni
1 = F: l'italiano deriva dal latino parlato d'epoca imperiale; tra greco e italiano non c'è alcun rapporto di filiazione diretta;
2 = F: l'italiano che oggi parliamo e scriviamo è plasmato sul fiorentino letterario del Trecento;
3 = F: il Cantico è stato scritto intorno al 1224; tradizionalmente si considera come il più antico testo in italiano una formula di testimonianza presente nel Placito capuano (960 d.C.);
4 = V: compresa nel primo Indice dei libri proibiti (1559), l'opera conobbe due diverse edizioni "espurgate", pubblicate rispettivamente nel 1573 e nel 1582;
5 = V: si tratta delle Prose della volgar lingua di Pietro Bembo (1525);
6 = V: solo a qualche anno di distanza dalla fondazione (1582), il nome dell'Accademia fu volto a significare il lavoro di ripulitura della lingua;
7 = V: dall'economista Antonio Genovesi; fino a quel momento (se si escludono rare eccezioni) le lezioni universitarie si erano tenute in latino;
8 = F: il viaggio per Firenze si svolge dopo l'uscita della prima edizione del romanzo (1827), scritta in una lingua letteraria che ancora risentiva delle fonti libresche: fin dal primo abbozzo, Manzoni aveva escluso la possibilità di scrivere il romanzo in dialetto;
9 = F: la percentuale oscilla - a seconda delle stime - tra il 2,5 e il 9,5%;
10 = V: l'inchiesta Istat del 2007 conferma che il dialetto non è più sentito come marca d'inferiorità socioculturale, ma come un'ulteriore possibilità espressiva a disposizione di chi parla l'italiano.