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Paternalismo libertario

di Roberto Casati

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22 agosto 2008
(disegno di Bruno Bozzetto)
Lo speciale sicurezza stradale
Video / "Europe & Italy" (di Bruno Bozzetto)

Il paternalismo e lo spirito libertario non vanno d'accordo. Banalmente: se qualcuno decide per me, io non sono libero di fare quello che voglio. In molti casi il paternalismo esce dai binari della ragionevolezza e cerca di imporre arbitrariamente a tutti scelte che sono chiaramente di parte. In altri casi una qualche forma di paternalismo si impone per mutuo consenso: è chiaro che in molti casi la libertà deve incontrare dei limiti. Per esempio la circolazione stradale è fortemente e paternalisticamente limitata nell'interesse di tutti, anche del tuo; ti potrà anche aggradare guidare sulla sinistra quando tutti tengono la destra, ma ci pensiamo noi a fare in modo di toglierti questa libertà abusiva.

Ma le cose sono più complicate perché complicata è la natura umana. La domanda che si deve porre allo spirito libertario è: liberi, ma di fare che cosa? Per agire bisogna decidere, e per decidere si devono ponderare i termini della decisione. Il fatto è che decenni di studi empirici mostrano che le decisioni sono fortemente influenzabili dal modo in cui vengono presentati i termini. Un caso per tutti è quello della donazione di organi, che viene scelta dalle persone in modi diversi in Paesi diversi a seconda dei formulari che vengono utilizzati. Se si presenta la donazione come scelta scontata (default) e si lascia la libertà di non donare (opt out), i donatori sono maggioranza schiacciante.

Se invece la scelta scontata è il non donare e si deve volontariamente aderire alla donazione (opt in), i donatori diventano minoranza esigua. Si notino due cose: in primo luogo, i termini della scelta sono gli stessi, donare o non donare, cambia solo il modo di presentarli. In secondo luogo, la stragrande maggioranza dei soggetti dichiara spontaneamente che donare è preferibile a non donare, ma finisce con il scegliere indipendentemente dalla preferenza, a seconda di come è presentata la scelta. Scelgono di non donare molte persone che preferiscono donare semplicemente a causa del modo in cui è fatto un questionario.

La natura umana complica dunque il quadro del rapporto tra paternalismo e spirito libertario perché è soggetta a pesanti inerzie. Restare ancorati alla scelta di default è una di queste inerzie. Thaler e Sunstein propongono una conciliazione limitata che chiamano «paternalismo libertario». Il paternalista libertario è paternalista in quanto rivendica il diritto di modificare l'architettura della scelta qualora si mostri che questo possa migliorare la qualità delle decisioni.

È libertario in quanto non sostituisce paternalisticamente una scelta imposta dall'alto a una scelta individuale, ma lascia agli individui esattamente lo stesso tipo di opzioni (donare o non donare gli organi?) che permettono loro di esercitare una scelta a tutti gli effetti. Thaler e Sunstein applicano questa idea a un vasto numero di misure che potrebbero migliorare le scelte individuali, dal modo di disporre i cibi in un self-service (per scoraggiare il consumo di cibi malsani) alla possibilità di sottoscrivere un piano pensionistico.

Il libro è un primo tentativo, che farà certamente discutere, di far uscire le scienze cognitive dal piano puramente descrittivo, formulando misure ispirate dal riconoscimento di limiti specifici della natura umana. In questo senso va oltre molti testi contemporanei che si limitano a descrivere questi limiti, auspicando miglioramenti individuali ispirati dal motto «i limiti: se li conosci, li eviti», o lanciando inviti alla santità di impossibile attuazione.

Thaler è uno dei fondatori dell'economia comportamentale, un democratico vicino a Obama ma di recente "reclutato" dai Tories britannici. Il suo lavoro è un esempio interessante di come un dibattito fondamentale sulla libertà individuale, informato da dati empirici, possa evitare di immiserirsi in slogan "di destra" o "di sinistra", vacue accuse di "statalismo" e altrettanto vacue rivendicazioni di "libertà".

R. H. Thaler, C. R. Sunstein, «Nudge. Improving Decisions about Health, Wealth and Happiness», Yale University Press, pagg. 294, $ 26,00.

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