MONDO

 
 
 
 
HOME DEL DOSSIER
Cronaca
Come si vota
Gli sfidanti
Video
Sondaggi
I programmi
Photogallery
Photogallery

Da Oliver Stone faccia di "W." alla Casa Bianca

di Boris Sollazzo

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
17 ottobre 2005

Oliver Stone, ex veterano del Vietnam e regista che schizofrenicamente si divide tra patriottismo privato e complottismo pubblico, era forse l'unico regista che poteva tracciare una biografia politica del presidente americano più discusso e controverso della storia, George W. Bush. Se con World Trade Center si è preso almeno qualche anno per osservare claustrofobicamente l'evento storico che ha cambiato il mondo moderno, con W. parla di un presidente non ancora uscito dalla Casa Bianca. Conservatore e allo stesso tempo idealista, Stone aveva già osservato la storia d'America sotto la prospettiva della sua violenta e dietrologa indignazione, contro quella sua America che spesso lo delude. Suo il ritratto Nixon, potente ed elaborata fotografia di un presidente che racchiude in sé tutte le contraddizioni positive e negative della politica e del Potere americano. Pubblico e privato si univano così come nel film inchiesta JFK- Un caso ancora aperto. Ma mai era entrato così tanto a piedi uniti sull'attualità del proprio paese, con un film ambizioso e già molto discusso- basta osservare i trailer su youtube per rendersene conto- tanto da essere già stato al centro di una querelle festivaliera. Il festival di Roma, infatti, direbbero malelingue ben informate, lo avrebbe snobbato in ossequio all'amicizia tra Bush e il presidente del consiglio italiano, ma il presidente della rassegna Rondi ha rifiutato sdegnosamente l'ipotesi, sostenendo che la sua lettera d'invito ha ricevuto un cortese rifiuto. E così Oliver ha preso la via di Londra e in seconda battuta di Torino, dove Nanni Moretti ha messo a punto il colpaccio. W, infatti, aprirà il festival piemontese con il regista statunitense maestro di cerimonie. La verità è che Stone non si è risparmiato: produttore, regista, cosceneggiatore, ha investito finanziariamente, creativamente ed emotivamente moltissimo in questo film-pamphlet tanto da forzare i tempi per uscire prima delle elezioni presidenziali, sperando di influenzarle a favore di Barack Obama, come fece per Kerry Michael Moore con Fahreneit 9/11, tentativo, peraltro, miseramente fallito. Già il manifesto è fortemente provocatorio, con un Josh Brolin (scelto dopo il rifiuto di Christian Bale) irriconoscibile nella parte di Bush Jr, piedi sulla scrivania ed espressione vacua. E presentando il progetto, il cineasta ha detto di voler rispondere a una semplice domanda: "come ha potuto un ex alcolizzato diventare l'uomo più potente del mondo?". Elizabeth Banks sarà Laura Bush, Thandie Newton Condoleeza Rice, Richard Dreyfuss (anche qui in seguito a un gran rifiuto, quello di Robert Duvall) un mefitico Dick Cheney. La curiosità è tanta, le polemiche sono già partite, l'opera cattura già l'interesse di tutti. Stone, si sa, non fa mai esercizio di sobrietà e obiettività, è rimasto un combattente dai grandi impeti, di un coraggio che spesso rasenta l'incoscienza. Per ora l'unica certezza è il divieto ai minori di 13 anni, "per linguaggio sessualmente esplicito e riferimento diretto ad abusi e dipendenze, in particolare legati all'alcolismo". Se il buongiorno si vede dal mattino…

W. di Oliver Stone

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-