L'opera seconda di Maria Sole Tognazzi, che ha aperto la terza edizione del Festival di Roma, vuole ribaltare la prospettiva consueta delle pellicole che indagano sui sentimenti prendendo in esame il punto di vista maschile.
Il farmacista Roberto è un quarantenne che in passato ha lasciato la gallerista Alba perché non ne era più innamorato. Adesso è però lui a vivere in maniera forte il dolore della separazione, nel momento in cui è improvvisamente abbandonato da Sara, la sua attuale fidanzata.
Non dispiace il ritmo lento e meditativo con cui Maria Sole Tognazzi ha voluto sondare le sofferenze maschili in amore, anche se l'impianto risulta un po' cerebrale e non sempre sincero, con alcuni personaggi accessori.
Virtuosistica e discutibile è poi la presentazione non lineare degli eventi, che a un certo punto viene introdotta senza una reale necessità. Musiche funzionali di Carmen Consoli e interpretazioni convincenti e misurate di tutti gli attori: Pierfrancesco Favino in primis, ma stavolta anche Monica Bellucci si difende.
L'uomo che ama
Regia: Maria Sole Tognazzi; Sceneggiatura: Maria Sole Tognazzi, Ivan
Cotroneo; Fotografia: Arnaldo Catinari; Montaggio: Walter Fasano; Scenografia:
Tonino Zera; Costumi: Antonella Cannarozzi; Musica: Carmen Consoli; Produzione:
Bianca Film, Medusa Film; Distribuzione: Medusa; Interpreti: Pierfrancesco
Favino, Ksenia Rappoport, Monica Bellucci, Marisa Paredes, Michele Alhaique,
Piera degli Esposti, Arnaldo Ninchi; Origine: Italia; Anno: 2008; Durata:
102'.
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