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Che la Terra non sia centro del mondo né imobile, ma che si muova eziandio di moto diurno, è parimente proposizione assurda e falsa nella filosofia, e considerata in teologia ad minus erronea in Fid.». Così recita la sua condanna.
Giova rifletterci, e l'esposizione della Nazionale, immergendoci a trecentosessanta gradi nella grandezza di una mente sublime, ne offre tanti di spunti. Perché ci sarà anche l'Accademia della Crusca, di cui Galileo fece parte, che indagherà il suo apporto alla creazione del linguaggio scientifico e al «Vocabolario della Crusca». E il Museo di Storia della scienza, che appronterà una postazione multimediale da cui si potranno consultare le copie digitali di tutti i volumi della biblioteca di quel genio, destino comune e sempre attuale, troppo grande per la mediocrità fideistica di chi si lega all'establiment.
Galileo e l'universo dei suoi libri
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Piazza Cavalleggeri 1
5 dicembre 2008-28 febbraio 2009