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Libri / "La vita erotica dei superuomini" di Marco Mancassoladi Giorgio Fontana |
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12 novembre 2008
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Il mondo de "La vita erotica dei superuomini" è un mondo dove gli eroi non sono più necessari. Individui decaduti, che non hanno niente da salvare se non se stessi: figure relegate al mondo televisivo, alla chiacchiera quotidiana, o banalmente impegnati a lenire la propria solitudine. E in un mondo che non ha più bisogno di supereroi, questi si scoprono di colpo incapaci di salvarsi. La grande domanda di questo libro sembra essere: cosa può fare, in fondo, un supereroe per se stesso? Il pretesto della trama è un misterioso complotto che sembra voler fare piazza pulita della vecchia guardia di eroi. Alla fine, il complotto si svela essere il delirio di un singolo, un unico personaggio ossessionato dai poteri mutanti della madre, e che non trova di meglio se non accanirsi contro i suoi antichi miti. Per ogni assassinio, egli lascia un biglietto di addio: Addio mio Batman, addio mia Mystique. L'aggettivo possessivo è la cifra di un distacco struggente: omicidi che segnano la fine di un'epoca e insieme il dolore nella sua cancellazione. Anche l'assassino, dunque, è un assassino emotivo. Sotto questo pretesto, questo stilema da thriller esistenziale, scorre così un romanzo che è innanzitutto una grande tragedia del corpo. Seguendo le strade solitarie di Batman, Reed Richards e Mystique, il loro vano tentativo di tornare alla vitalità di un tempo, Mancassola dipinge un meraviglioso affresco del bisogno di affetto e di comunanza. In questo senso, la vita erotica del titolo va intesa in senso letterale: eros come forza primigenia, necessità attrattiva. L'amore qui è veramente figlio di poros e penia: mancanza, sete, fame. Se il corpo e il desiderio di un eroe è necessariamente superiore, quindi anche il suo dolore lo è, e così il suo bisogno. I protagonisti del libro sono invecchiati, figure del tutto scisse dalla loro immagine bidimensionale: dotati di carni un tempo abituate a prestazioni straordinarie, e ora indebolite, fragili, finite. C'è qualcosa di straziante nel loro bisogno di amore, che è innanzitutto un bisogno di vicinanza, di sentire il proprio corpo ancora in grado di pulsare. La percezione del reale è qui sempre intellettuale e fisica insieme, nei sensi più alti di entrambi i termini. Arriviamo così a qualcosa di più del vecchio tentativo di "umanizzare il superumano". È, al contrario, un tentativo di affondare ancora di più nella tragedia del superumano in quanto comunque umano. Questo anche attraverso la lingua: l'attenzione alla lingua è da sempre un marchio inconfondibile di Mancassola. In questo romanzo lo stile è se possibile ancora più semplice e nitido, ma arricchito di una virtù metaforica straordinaria, come se dietro ogni dettaglio si nascondesse un piano ulteriore del reale fatto vibrare dalla lingua: ogni minuscola caratteristica ritorna nuova al lettore dopo un lavacro purificatorio. Sopra ogni cosa brillano le descrizioni di New York, i suoi movimenti, il grande sfondo che si fa personaggio esso stesso: la capitale del mondo, la metropoli delle metropoli dove ogni cosa è ancora possibile, persino amare. Libro eminentemente urbano, "La vita erotica dei superuomini" segue il ritmo di una città che è la città dove tutto sembra flirtare con tutto, dove ogni cosa risuona a una musica unisona, e l'eros pervade l'intero tessuto locale.
Ma questo romanzo non è soltanto un romanzo tragico, sulla necessità e il bisogno frustrato. Questo è anche un romanzo sulla rinascita e la resurrezione di un ideale. L'epilogo è infatti dedicato al più arcano e originario dei guardiani, Superman, e al suo tentativo di creare una nuova falange di supereroi. Non si tratta però di un finale nostalgico, o di una celebrazione epigonale del tempo che fu. Viviamo un'epoca (il romanzo è ambientato in un 2006 tutt'altro che irrealistico) che sembra stanca di forze straordinarie e prodigi. Un'epoca dove i poteri devono farsi più labili, e adattarsi plasticamente a un mondo diverso, fluido: poteri "discontinui, elusivi, sorprendenti". È questo su cui conta il grande eroe: sul bisogno, nonostante tutto, di eroi. Perché sempre, nella nostra storia, qualcosa meriterà di essere salvato. E sempre qualcuno dovrà incaricarsi di farlo. "La vita erotica dei superuomini" di Marco Mancassola Rizzoli, pagg. 569, 21,50 euro
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