Gli abiti-scultura di Roberto Capucci hanno già conosciuto locations straordinarie come il Kunsthistorisches Museum di Vienna o il filatorio settecentesco di Caraglio oppure il teatro Farnese di Parma. Ma vederli adesso nei magici spazi di Palazzo Fortuny a Venezia fa pensare che un posto più adatto non poteva esistere.
Lui si definisce un «artigiano inventore», non ha mai tagliato né cucito un abito eppure sa esattamente che cosa ci vuole per realizzare una costruzione in tessuto che sappia sfidare persino la forza di gravità. Roberto Capucci è un mago delle forme, delle architetture e dei colori. I suoi abiti-scultura prendono vita in maniera sorprendente nella casa- atelier di Mariano Fortuny, in una totale simbiosi tra arte e moda. Le sue plissettature artigianali, fatte di piegoline minuscole, sono accostate ai celeberrimi delphos, i pepli che all'inizio del secolo resero Fortuny famoso in tutto il mondo. Un dialogo nel tempo tra due artisti che hanno saputo innovare con talento unico il mondo della moda.
Appositamente per la mostra a Palazzo Fortuny Roberto Capucci ha realizzato l'abito da sposa che accoglie i visitatori (foto n. 30): un lampo rosso di seta mikado che accende il buio dell'androne del palazzo. Poi, distribuiti tra primo e secondo piano, altri 29 abiti-scultura, alcuni realizzati per miliardarie e attrici che ora li hanno donati alla Fondazione Capucci; altri mai indossati, creati solo per guizzo di genio e gusto della sfida, impossibili in sartoria per dimensioni e volumi, eppure concretizzati seguendo la passione architettonica delle costruzioni. Niente fil di ferro né supporti di alcun tipo: le creazioni di Capucci sono solo pura tecnica artigianale, strati di organza trapuntati e messi a forma, rivestiti poi delle sete più preziose, spesso plissettate, che creano volumi straordinari all'interno dei quali la figura femminile quasi scompare per lasciare spazio all'opera d'arte.
Per le sue creazioni Capucci si ispira alla natura, ai fiori e alle piante, in un trionfo di colori che riempiono gli occhi e la mente, ma fortissimo è anche l'impianto geometrico: gli schizzi per i suoi abiti, rigorosamente in bianco e nero, ricordano i disegni leonardeschi di macchine futuribili. E sono anch'essi presenti in mostra, in grandi album quadrettati consultabili dai visitatori.
ROBERTO CAPUCCI A PALAZZO FORTUNY
Museo Fortuny, Venezia
7 marzo – 4 maggio 2009
Orario: 10 – 18; chiuso martedì, 1 maggio
Costo del biglietto: intero € 8,00; ridotto € 5,00
Catalogo: Skira