Festeggia i suoi splendidi ottantatre anni, pervasi di umorismo e passione del vivere, il grande Dario Fo sul palcoscenico milanese, con tanto di torta e brindisi augurale e regala al suo pubblico il nuovo allestimento del suo storico cavallo di battaglia, datato 1974: " Sotto paga, non si paga!" in scena fino al 5 aprile al Piccolo Teatro Strehler. Testimone prezioso di una generazione di straordinari artisti in via di estinzione, coscienza superiore da premio Nobel, ideologo libero, maestro indiscusso, Fo come sempre centra in pieno il bersaglio. Sembra scritto oggi il profetico testo, la crisi economica, i nuovi poveri, i prezzi alle stelle, le fabbriche che mietono vittime operaie, animano il plot della commedia. L'occasione nasce dalle peripezie di due strampalate coppie alle prese, ieri come oggi, con il salario e i conti che non tornano mai. L'autore con mirabolante abilità, delinea le tare e gli imbarbarimenti della nostra società, avvolgendoli in un'atmosfera di surreale ironia e fantasia. Stupefacente satira di costume, pungente e intelligente, Fo stavolta cura solo la regia e la scenografia, passando il testimone ad Antonio Catania e Marina Massironi, che rivestono i ruoli che furono di Dario e Franca Rame.
Giovanni il marito operaio ligio al dovere che in un crescendo di gags e situazioni bislacche si trasforma in ameno "disobbediente", la vivacissima Antonia, mogliettina agguerrita e dall'immaginazione galoppante. In tandem con l'amica complice Margherita, incarnata da Marina De Juli, si cimentano in un gioco degli equivoci esilarante e dai ritmi serrati.Completano il cast: lo sbigottito marito di Margherita, Renato Marchetti, e Sergio Valastro, singolare camaleonte: da poliziotto a carabiniere, da suocero a becchino. Una sarabanda comica inarrestabile, che danza tra pance posticce per nascondere la refurtiva saccheggiata al supermercato, rifugi paradossali per bare e finti cadaveri, storie irrazionali di gravidanze isteriche e parti cesarei lampo, con la supervisione e gli interventi soprannaturali della diabolica e famigerata Sant'Eulalia.
Il risultato è travolgente, si ride dall'inizio alla fine a crepapelle. Si riflette e tanto, con le argute e coraggiose sferzate politiche, che Fo "work in progress" cambia riscrivendole ad hoc, secondo la cronistoria del momento. Un'imperdibile boccata salutare di teatro coscienza parlante, questo esaltante patchwork tra commedia dell'arte, pochade, teatro artigianale (gli attori montano e smontano le scene a vista). Palcoscenico di inesorabile verità, dove vita reale e finzione si fondono per parlare di ideali e di necessità esistenziale.
«Sotto paga, non si paga!» di Dario Fo. Regia e scene di Dario Fo. Interpreti: Antonio Catania, Marina Massironi, Marina De Juli, Renato Marchetti, Sergio Valastro. Produzioni Cherestani
Teatro Strehler di Milano
dal 24 marzo al 5 aprile
http://www.piccoloteatro.org/