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Il criptoportico all'ambasciata americana

di Donata Marrazzo

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21 maggio 2009
Galleria fotografica

Un ambulacro affrescato si spalanca nei sotterranei di Villa Boncompagni Ludovisi, sede dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'America a Roma, all'interno degli Horti Sallustiani, il parco monumentale più grande della Città Eterna. Il criptoportico, luogo di passeggio e di sosta, fu rinvenuto nel 1949 durante i lavori di costruzione di un garage nella zona compresa tra via Lucullo e via Friuli. Solo quarant'anni dopo l'archeologa Silvia Festuccia ha iniziato gli scavi per verificare il reale sviluppo planimetrico del sito e oggi si è conclusa l'accurata ricerca sui graffiti presenti lungo le pareti della costruzione, con la pubblicazione del volume Unexpected voices edito da Olof Brand, membro dell'istituto pontificio di Archeologia Cristiana. Il progetto di ricerca è nato da una collaborazione tra l'Ambasciata americana e l' Istituto svedese di studi classici a Roma per i quali la ricercatrice Anna Holst Blennow, dell'università di Gothenburg, ha eseguito le indagini sui graffiti.

La visita al criptoportico, risalente alla fine del I secolo dopo Cristo, inizia dalla galleria centrale, le cui pareti sono ricoperte da affreschi con decorazioni a pannelli di età antonino severiana: il giallo, il rosso, figure maschili, femminili, Pegaso ed elementi fitomorfi (tralci di edera, di vite, il bastone di Dioniso, foglie di acanto). Gli interventi sugli affreschi sono stati eseguiti dai restauratori d'arte Cristina Vazio e Adriano Luzi. Sullo sfondo chiaro risultano evidenti i graffiti del III secolo dopo Cristo: in uno è raffigurata una croce monogrammatica, la scritta martyr, il nome Adraste e una serie di lettere che formano parole difficili da distinguere.

Identificabile un disegno a carboncino che raffigura un carro con Dioniso e Arianna, copia del bassorilievo di un sarcofago presente nella basilica di Santa Maria Maggiore, spostato poi da Sisto V. E un cacciatore mitico (Meleagro?) o una divinità (Apollo?) in atteggiamento di riposo sulla volta di uno dei due ambiente individuati in fondo alla galleria.

Unexpected Voices
The graffiti in the Cryptoporticus of the Horti Sallustiani Edited by Olof Brandt
Pag.189
Acta Instituti Romani Regni Sueciae, Series in 4°, LIX
Info: http://rome.usembassy.gov/english/

21 maggio 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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