Quello di apertura, il 18 maggio, sarà un rave speciale. Urbano. Intrigante. Tutto di danza. Si comincia fra la gente alla fermata dell'autobus N12 in Via XX Settembre. Roberto Castello e Alessandra Moretti della Compagnia Aldes, daranno vita a "Scena da un Matrimonio in versione urbana". La performance proseguirà in via Amendola, di fronte al Teatro Vittoria. Sul marciapiede si alterneranno tutti i rave dei Blitz Metropolitani. Nella vetrina del negozio Borbonese osserveremo l'amara ironia della performance del gruppo Tardito-Rendina. Questo ed altro ancora ci sorprenderà all'evento inaugurale della nona edizione del Festival torinese Interplay - con la direzione artistica di Natalia Casorati -, con spettacoli di dieci compagnie nazionali e internazionali impegnati in strada e dentro il teatro: un evento performativo rivolto a tutti per avvicinare il pubblico alla danza contemporanea. Cena in teatro compresa nel biglietto d'ingresso; quindi spazio ai coreografi, ai danzatori, e al pubblico, per una libera improvvisazione sul palcoscenico. La danzatrice genovese Olivia Giovannini in mezzo agli spettatori li renderà co-protagonisti dell'evento. Si esibiranno il coreografo Daniele Albanese, con "In a Landscape"; quindi la coreografa israeliana Iris Erez, per anni interprete della compagnia di Yasmeen Godder; l'ironica performance della giovanissima Helen Cerina in "F.S.A.", Fabrizio Favale con "Il Gioco del Gregge di Capre", spettacolo ispirato alle tradizione arcaiche del mondo contadino. A seguire "Acerbo" della compagnia romana Maddai, finalista al Premio Equilibrio 2008, progetto coreografico che indaga sull'incompiuto esponendo gli interstizi più nascosti del processo coreografico; e dall'Olanda "Maquillages", della coreografa Elisabetta Consonni e della video artista Enrica Magnolini, italiane da anni residenti all'estero. Chiuderà la serata la nuova creazione del torinese Dario La Stella in "Cresta-Variazione in tempi brevi", ispirato alla danza orgogliosa di un meta-soldato.
Un festival importante Interplay, ormai consolidato, che offre una ricca vetrina della danza contemporanea ed emergente, grazie anche a collaborazioni e partner di altre manifestazioni italiane, e a due network internazionali: il festival francese Les Repérages-Lille, e il circuito Dance Roads.
Molti i nomi italiani. Alessandro Sciarroni, segnalato dalla critica italiana e straniera come sensibile interprete della nuova scena contemporanea, presenterà "Your Girl", spettacolo finalista al premio internazionale della Performance di Drò-Trento. Per la serata "Anticorpi Explò" tre coreografi selezionati alla Vetrina della Giovane Danza d'Autore di Ravenna: Chiara Frigo con "Takeya Female Version", spettacolo che mette in competizione velocità fisica e mentale; Aldo Torta e Stefano Botti della compagnia Tecnologia Filosofica di Torino con "YY"; e "Untlided# 425" del bolognese Luca Nava, lavoro ispirato ad un'opera dell'artista americana Cindy Sherman. Ma non si esaurisce qui l'attenzione ai giovani coreografi italiani, già segnalati con importanti premi. Ecco quindi Simona Bertozzi in "Terrestre"; Samuele Cardini e Marina Giovannini, provenienti dalla compagnia di Virgilio Sieni, con "Pausa Paradiso", spettacolo vincitore del Premio Equilibrio-Roma '08', che indaga spazi immaginari per giungere alla scoperta di uno luogo abitato da gesti e da pause, uno spazio di equilibrio tra opposti. Ed infine la torinese Ambra Senatore, vincitrice anch'essa, quest'anno, del Premio Equilibrio col progetto coreografico "Passo", che presenta una rielaborazione dello spettacolo "Maglie".
Tra i coreografi stranieri c'è, per la prima volta in Italia, l'israeliano Aviv EveGuy formatosi all'Alvin Ailey American Dance Center di New York, che con la sua compagnia presenterà "Animus"; il francese Gilles Verièpe con "Zoet", pièce fresca e piena di spontaneità; la giovane svizzera Laurence Yadi in "On Stage"; la compagnia canadese di Mélanie Demers con lo spettacolo "Les Angles Morts", con in scena il bravo compositore e danzatore diversamente abile Jacques Poulin Denis; la compagnia tedesca di Katja Wachter con un lavoro sul tema di Amleto, dove due danzatrici emulano abilmente la lotta fisica e spirituale dei protagonisti, stigmatizzata in glaciali incontri/scontri fra gli arti superiori.
Da segnalare il ritorno ad Interplay della formazione romana indipendente MK di Michele Di Stefano con "Comfort", uno spettacolo "geografico" che attraversa dei territori senza mappa, indagando lo spazio e il tempo alla ricerca di una soluzione al senso di appartenenza del corpo "fuori di sé". E, in chiusura, i fiorentini Kinkaleri, con lo spettacolo "The hungry March Show - Yes, Sir!", in cui continua il percorso di ricerca fra le pieghe della coreografia.
"Interplay". Festival Internazionale di Danza Contemporanea, Torino, dal 18 al 27 maggio, vari luoghi: Teatro Vittoria, Teatro Astra, Lavanderia a Vapore della Città di Collegno, Cavallerizza Reale.
Infopoint 011.6612401. www.mosaicodanza.it