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Sisma, 285 milioni per "adottare" i gioielli dell'arte da restaurare

di Nicoletta Cottone

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1 maggio 2009
La fortezza spagnola a L'Aquila

Per restaurare i gioielli dell'arte gravemente danneggiati dal sisma del 6 aprile che ha colpito l'Abruzzo occorrono oltre 285 milioni di euro. Esattamente, per ora, 285,28 milioni. Tanto è valutata quella che il premier Silvio Berlusconi ha chiamato la "lista di nozze" da "sottoporre agli amici che si sono offerti di aiutare l'Italia".
Questo è il primo bilancio dei costi degli interventi di restauro elaborato dal Sole 24 ore.com in base alle schede di valutazione dei danni stilate dai tecnici del ministero per i Beni culturali.

Quarantaquattro tesori: chiese, complessi monumentali, palazzi storici, musei, ma anche la Torre Civica di Santo Stefano, la Fortezza spagnola, tutti monumenti gravemente feriti dalla scossa distruttiva che il 6 aprile, in piena notte, alle 3,32, ha seminato morte e distruzione in Abruzzo. Una scossa spietata che i sismografi hanno registrato di 5.8 gradi, con punte di 6, della Scala Richter, pari all'ottavo, nono grado della Scala Mercalli. Monumenti, dunque, da adottare, anche se per ora in pochi immobili sono registrati i legami con le nazioni che potrebbero attivarsi come sponsor per il restauro.

E il bilancio dei danni è destinato a crescere, visto che mancano ancora all'appello la quantificazione delle lesioni del teatro comunale e del rettorato dell'Università dell'Aquila, che presentano gravi danni, individuati, ma non ancora valutati. Rispetto all'elenco elaborato dal ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, poi, mancano le schede e, dunque, la quantificazione dei danni dell'area archeologica di Amiternum, della chiesa e delle catacombe di San Michele a San Vittorino, di Palazzo Alfieri.

L'intervento più costoso è quello della Fortezza spagnola, parte di un progetto di fortificazioni voluto dalla Corona di Spagna, costruita a spese degli aquilani per espiare la rivolta del 1527 e garantire la sicurezza della guarnigione spagnola: 50 milioni di euro e 8 anni di lavoro per guarire le ferite inferte dalla scossa devastatrice che ha provocato gravi lesioni, crolli e danni pesanti al patrimonio storico-artistico del Museo Nazionale d'Abruzzo. Dieci anni di lavori e 36 milioni di euro saranno, invece, necessari per risollevare il complesso monumentale e la chiesa di San Bernardino dove i tecnici hanno registrato il crollo della cella campanaria e gravi lesioni alla cupola, al convento e alla caserma.

Un particolare: le ditte incaricate per ripristinare i 44 tesori d'Abruzzo danneggiati dal sisma, sommando tutte le stime dei tempi d'intervento necessari, dovranno lavorare in totale per 1.050 mesi, pari a 87,5 anni. Per fortuna che i lavori avverranno contemporaneamente, al massimo in 10 anni, secondo le prime indicazioni dei tecnici.

Ci vorranno, invece, 33,7 milioni di euro per sanare i gravi danni della Cattedrale dell'Aquila e del Palazzo Vescovile, e, rispettivamente 5 e 6 anni di restauri, per ridare lustro alla costruzione, già distrutta dal terremoto del 1703: sono stati registrati il crollo della cupola, del transetto, dell'arco trionfale, gravi lesioni alle volte e alle navate.

Legami con i cistercensi e, quindi, con la Francia, per il restauro meno costoso, valutato in 600mila euro. È quello della chiesa di origine cistercense di Santa Maria ad Cryptas a Fossa, costruita nella seconda metà del Duecento, che ha riportato, fra i gravi danni, il distacco della facciata dalle pareti laterali.

Nei giorni scorsi Monsignor Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, ha chiesto che il Governo vari una defiscalizzazione delle risorse destinate al recupero dei beni danneggiati. Ecco, monumento per monumento, i danni e la quantificazione dei restauri dei monumenti in attesa di essere "adottati" per i restauri.

Cattedrale e Palazzo Arcivescovile(L'Aquila)
Nella Cattedrale di S. Massimo e S. Giorgio - dove Papa Alessandro IV trasferì la sede vescovile nel 1257 - e nel Palazzo arcivescovile, i tecnici hanno valutato in 33,7 milioni i danni. Il sisma del 6 aprile ha fatto crollare l'arco trionfale, la cupola e il transetto. Hanno subito lesioni di grave entità le volte dell'aula e delle navate laterali, quelle delle pareti laterali e nella zona absidale. Per la cattedrale occorreranno 5 anni di restauri, mentre ci vorrà un anno in più (6 anni) per il Palazzo. Fra i legami con gli stranieri si segnala il fatto che rappresentanti della comunità tedesca venivano seppelliti nella cattedrale. Costo dei restauri: in tutto 33,7 milioni, di cui 14,5 milioni per la Basilica, 19,2 milioni per il palazzo. Tempi di intervento: 5 anni per la Basilica, 6 anni per il Palazzo.
Palazzo e Torre di Madama Margherita (L'Aquila)
Legami con l'Austria per il Palazzo e la Torre di Madama Margherita, sede comunale. Risale al 1294, chiamato anche Palazzo di Margherita d'Austria, adibito a dimora della figlia di Carlo V. Era già stato restaurato nel 1573. La torre, unico resto della costruzione originaria, vegliava sulle 99 torri circostanti. Il suo rintocco, un'ora dopo il vespro, imponeva di chiudere le 4 porte delle mura di cinta e di munirsi di fiaccola a chi si fosse trovato per strada dopo quell'ora. Ancora oggi diffonde lentamente 99 rintocchi. Il sisma ha provocato "un elevato e diffuso danneggiamento", le volte interne sono fortemente colpite, la torre è gravemente danneggiata soprattutto nella parte basamentale. Costo dei restauri, 4,8 milioni. Tempi di intervento: 40 mesi.
  CONTINUA ...»

1 maggio 2009
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