Nel primo dei due concerti italiani a San Siro, il leader degli U2 rinnova l'appello al premier e ai grandi della terra riuniti all'Aquila per il G-8 a rispettare gli impegni per gli aiuti ai poveri del mondo
«Si sa che ho avuto delle differenze di vedute con Berlusconi. Non mancherei mai di rispetto agli italiani nè al suo partito nè a lui come
persona, ma il presidente come premier, in questo momento, non lo rispetto».
In un breve discorso in inglese, e più precisamente parlando di «disrespect» per il Premier, Bono, il leader degli U2, ha dedicato la canzone "One" a Silvio Berlusconi, affermando che «ha fatto tante promesse ai poveri del mondo, ma non le ha mantenute». Alla vigilia del G8 «il vostro leader deciderà quale posizione prendere nei confronti dei poveri e dei vulnerabili - ha continuato Bono - Se pensate che debba
mantenere le promesse, dovete dirglielo». Gli italiani hanno fatto «tanti regali al mondo - ha detto Bono - il Rinascimento, il canto, Jovanotti e Pavarotti. Io scrivo canzoni, ma il vostro leader scrive la storia e non è troppo tardi. Domani, dopodomani o fra due giorni, può ancora
decidere di cambiare». E mentre sull'ipertecnologico maxi-schermo scorreva la traduzione delle parole di Bono, partivano le note di One.
Immancabile, nel giorno dei suoi funerali, è arrivato l'omaggio a Michael Jackson che Bono e compagni hanno ricordato con "Angel of Harlem", originariamente scritta per Billie Holiday. Dopo il tributo al Re del Pop, gli auguri per i 18 anni della figlia Eve e l'appello in favore della leader birmana Aung San Suu Kyi.