Tracce profonde di eventi epocali. Emozioni degli altri che riemergono dal passato e diventano nostre. Grazie alle fotografie possiamo tornare nella Berlino divisa, abitarla e osservarla oggi con gli stessi occhi dei suoi abitanti di un tempo (del '61 o dell'89), quei volti raggelati di fronte al Muro, bimbi che tendono le mani, giovani innamorati, anziane signore che tentano di guardare "oltre", soldati schierati, mani tese e filo spinato. Occhi che soffrono il dolore e la nostalgia per la separazione, s'infiammano di rabbia, si caricano di desiderio, s'illuminano di coraggio, esplodono in un entusiasmo incontenibile.
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Attraverso le immagini diventano nostri anche gli occhi dei fotografi, che con il loro sguardo, nella straziante stagione delle due Germanie, si fanno testimoni del tetro vivere all'Est (il socialismo reale) e dello scintillante sogno dell'Ovest (l'eldorado immaginato). E consegnano alla memoria del mondo le vite senza nome insieme ai grandi protagonisti, gli sconfitti di un'epoca lontana come Ulbricht o Honecker, le icone della politica come Brandt o Kohl, gli eroi della fuga, i graffitari irriverenti e la folla inebriata.
Nel ventennale di Berlino '89, Il Sole 24 Ore pubblica il libro Il Muro che cambiò la storia. In edicola da domenica 1° novembre per un mese (al prezzo di 12,90 euro), il volume ripercorre attraverso le fotografie tratte dagli Archivi Alinari la storia di Berlino, dagli anni della Guerra fredda sino alla caduta del Muro e alla riunificazione tedesca. Il libro è introdotto da un saggio di Carlo Bastasin – l'editorialista del Sole 24 Ore che seguì gli eventi del 1989 come corrispondente da Berlino del nostro giornale –, di cui proponiamo uno stralcio in questa pagina.
Una dopo l'altra, le immagini raccolte nel volume ricompongono il corso della storia e della reazione a catena che sbriciola il Patto di Varsavia. Dal 13 agosto 1961, quando la Repubblica democratica tedesca (la Ddr) s'inchina al diktat di Nikita Kruscëv e decide la costruzione del Muro. Al 9 novembre 1989, quando, dopo settimane di disordini pubblici, l'esangue regime dell'Est annuncia che le visite all'Ovest sarebbero state immediatamente permesse. Quasi 40 rovesciati in un solo giorno.