Ancora una scoperta in virtù della tecnologia alleata alla storia dell'arte. Grazie a una riflettografia multispettrale eseguita sulla tela del «Bacco» di Caravaggio custodita alla Galleria degli Uffizi, è stato possibile individuare una figuretta riflessa sulla brocca di vetro in basso a sinistra, identificabile come l'autoritratto del pittore.
La novità, documentata in "Nuove scoperte sul Caravaggio", edita a cura della Fondazione Longhi, è stata presentata oggi dal Comitato nazionale per le celebrazioni del IV centenario della morte di Caravaggio (avvenuta il 18 luglio 1610). Non ha dubbi Mina Gregori, una delle massime esperte dell'artista e presidente della Fondazione Longhi, che riconosce nella sagoma, un personaggio in posizione eretta con un braccio che sporge verso un cavalletto, l'autoritratto di Caravaggio mentre dipinge. Scrive nel 1642 Giovanni Buglione, biografo del Merisi (vero nome del pittore), nelle sue "Vite de' pittori, scultori, architetti ed intagliatori", che l'artista «fece alcuni quadretti da lui nello specchio ritratti. Et il primo fu un Bacco con alcuni grappoli d'uve diverse». Testimoniando dell'abitudine di Caravaggio di dipingere utilizzando specchi in cui si rifletteva.
Da secoli si sospettava che il Merisi si fosse ritratto specchiandosi direttamente nel dipinto, tanto che alcuni studiosi erano giunti a individuare il suo autoritratto nello stesso Bacco.
Il povero Matteo Marangoni aveva già affermato nel 1922, in occasione della pulitura del "Bacco", la presenza della figura riflessa nella brocca, asserendo di avervi scorto una testina simile al «Fruttaiolo» o al «Bacco» della Galleria Borghese, riconducibile alla fisionomia dello stesso Caravaggio: «Grandi orbite oculari, naso a base larga e un po' camusa, labbra carnose e semi-aperte». Anna Pelagotti, che ha eseguito la riflettografia per conto di Art-Test, spiega come lo strato di materiale depositatosi nel tempo sul dipinto abbia reso impossibile a distinguersi il particolare ad occhio nudo.
Commissionato a Caravaggio dal cardinale Francesco Maria del Monte, suo primo protettore, il «Bacco» degli Uffizi è una delle opere giovanili di Caravaggio. La tela (95x85) dipinta ad olio, fu donata a Ferdinando I de' Medici in occasione delle nozze del figlio Cosimo II e viene dalla critica ricondotta agli ultimi anni del sedicesimo secolo.