Aperta campagna, il treno rallenta. È sensato attendersi un ritardo, ma quantificarlo è pressoché impossibile. L'altoparlante che ha appena annunciato, fragorosamente, i turni dei pasti nella carrozza ristorante, adesso tace. Non resta che contenere l'ansia crescente e armarsi di paziente fatalismo. Oppure no? La Neue Zuercher Zeitung, il maggiore quotidiano svizzero in lingua tedesca, a proposito delle informazioni scambiate con i viaggiatori raccontava nei giorni scorsi una storia diversa.

Invece dell'altoparlante, comunicazioni in tempo reale via Twitter: un passeggero inquieto, temendo di perdere la coincidenza, lancia un segnale preoccupato in rete e riceve prontamente rassicurazione. Del servizio si trovano tracce antecedenti in internet. Fatto degno di nota, messo in luce dal quotidiano, a offrirlo non sono le ferrovie, bensì alcuni volenterosi dipendenti: le informazioni sono pubblicamente disponibili, ma non sempre di facile reperimento, sostengono; noi non facciamo altro che recapitarle a chi le chiede, «è divertente». Dedizione ammirevole, che prova a colmare in maniera originale e spontanea il gap informativo tra utenti sempre più esigenti (ovvero sempre meno disposti ad aspettare per sapere) e servizi che faticano a stare al passo.

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