Cormac McCarthy, Suttree, Einaudi, Torino, pagg. 560, €23
Ne avrei almeno due: ma punto su Cormac McCarthy, da tempo autoconfinato in Texas. Il suo Suttree è del 1979, capolavoro suo e dell'intera narrativa Usa del '900. Se arriva solo adesso da noi è perché il suo espressionismo d'area faulkneriana, insieme debordante e scolpito, che è stato la sua prima maniera, aveva bisogno di una traduzione eroica, quale è quella realizzata da Maurizia Balmelli per Einaudi. Quest'America darwiniana, elementare e primigenia, sta bene insieme alla scabra Sardegna anni Cinquanta della giovane e talentuosa Michela Murgia e la sua Accabadora (Einaudi).
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