Regali per tutti i gusti, incisioni per intenditori di classica, libri d'opera da sfogliare, jazz da sentire e da leggere, i più interessanti cd di musica del mondo. E ancora: Bob Dylan che si cimenta con le canzoni natalizie, e per i più trasgressivi libri e cd per ricordare Woodstock, che quest'anno ha compiuto quarant'anni. Per chi cerca un regalo particolare c'è il dvd che racconta come Antonio Abreu, grazie alla musica, ha cambiato la vita di bambini poveri venezuelani o le dissertazioni tra musica e filosofia di Eugenio Trías. E per chi ama la danza, ecco qualche suggerimento da gustarsi davanti alla televisione.
OPERA
Viaggio fotografico nei tempii musicali
Prima di regalarlo, sfogliatelo: è puro piacere per gli occhi. Per forza, è un libro sui teatri italiani – dai grandi ai minuscoli, dalla Signora Scala al guscio di Lugo di Romagna – letti attraverso la lente di due maestri fotografi, Silvia Lelli e Roberto Masotti. Che amano la musica ma anche gli spazi, la poesia ma anche il mestiere, l'imponenza e il dettaglio. Suonano, le loro fotografie.
Stampate ovviamente alla perfezione, invogliano a mettersi in viaggio. Raccontano le meraviglie di trenta nostri teatri, da Bergamo a Palermo. Aperti. Per ricordarci di quelli che invece non lo sono, resta Teatri negati. Censimento dei teatri chiusi in Italia, di Carmelo Guarino e Francesco Giambrone, editore Franco Angeli.
C.M.
Lelli e Masotti, La vertigine del teatro, Nomos Edizioni, Busto Arsizio, pagg. 176, € 49,00.
NOTE DI FILOSOFIA
Come canta l'armonia del cosmo?
Che musica e conoscenza siano strettamente collegate non è una tesi nuova. I Pitagorici furono i primi a ipotizzare che l'armonia del cosmo corrispondesse a quella della musica. Eugenio Trìas la elabora e la approfondisce fino a definirla «conoscenza salvifica» e elaborare «argomenti musicali» per rileggere Bach, Mozart, Haydn, Beethoven, Wagner, Mahler, Schönberg, Bartók, Stravinskij, Cage, Xenakis.
La tesi filosofica generale può non convincere (si basa sulla controversa lettura del Platone non scritto elaborata dalla scuola "Tubinga-Milano"), ma non nuoce alle analisi musicali, sempre profonde e interessanti.
Ar. M.
Eugenio Trías, Il canto delle sirene. Argomenti musicali, Tropea, Milano, pagg. 864, € 34,00.
POP
Bob Dylan al ritmo delle campane
Vabbene, è una cosa kitschissima. Occhei, è la segnalazione più scontata possibile. Ma come resistere all'album benefico di canzoni natalizie di Bob Dylan? Da qualche anno ormai fa di tutto per non vincere quel Nobel per la letteratura che, pure, meriterebbe: canta divertendosi con la raucedine alla Tom Waits; inneggia alla libido e ad Alicia Keys; si coltiva perfino il baffetto da sparviero. Eppure a fianco del caminetto e dello schiaccianoci non c'è nulla di meglio in giro che Christmas in the heart, il suo primo album natalizio: il timbro di Bob si adagia con grazia sorniona e sopracciglio inarcato sui grandi classici, da Do you hear what I hear a Little Drummer Boy (qualche riserva solo per il suo Adeste Fideles; il latinorum dylaniato fa troppo ridere).
P.A.C.
Bob Dylan, Christmas in the heart, Sony Music, 19,00.
DANZA
Ballando sotto l'albero con Don Chisciotte
Si balla sotto l'albero di Natale con tanti nuovi dvd. Un Don Chisciotte, nell'incomparabile coreografia storica di Alexander Gorsky da Marius Petipa, interpretata da ballerini e orchestra del Mariinskij-Kirov di San Pietroburgo (Decca, € 27,50); La Dame aux camélias di John Neumeier realizzata dal Balletto dell'Opéra di Parigi (Opus Arte, € 45,00); Les Ballets Trockadero vol. 1, prima parte delle divertenti quanto filologiche interpretazioni di classici del repertorio en travesti (Bel Air Classiques, € 29,50) e Caravaggio di Mauro Bigonzetti, su musica di Bruno Moretti, un balletto in due atti, registrato alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino (Arthaus Musik, € 36,00).
Ma. Gu.
DAL MONDO
Come suoni bene bella zucca!
Sono alcune preziose rarità a raccontare la nouvelle vague delle musiche del mondo. Come Oy, primo album italiano del raffinato chansonnier iraniano Moshen Namjo. Qui canzone d'autore, musica tradizionale iraniana e musiche del mondo trovano una sintesi poetica e sonora autentica, rigorosamente lo-fi. Dall'Africa nera arriva invece Très Très Fort, primo album dei Staff Benda Bilili (letteralmente: «Guarda oltre le apparenze»), esplosivo ensemble di mendicanti paraplegici di Kinshasa. Registrato in una notte allo zoo con un macbook e un microfono appartenuto a Jacques Brel è un pastiche di rumba congolese, blues e reggae. Gli strumenti sono il risultato di bricolage organici (zucche sonore) e concettuali, come il satongué, composto da una scatola per conserve, legna vecchia e una sola corda.
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