Negli anni Novanta l'artista Martin Kippenberger realizzò una serie di accessi a una sorta di metropolitana globale che però alla metropolitana non conducevano. Porte del desiderio, su una rete di pura immaginazione. Il progetto viene rievocato qui (grazie a Irene C. per la segnalazione) è l'ultimo che riesco a visualizzare prima della fine del 2009. Poi, il buio. Le comunicazioni si interrompono. L'abituale servizio web si rifiuta di dare la linea. Intercetto il segnale dei vicini di casa dotati di rete senza fili, ma sono sterili – mi considerano un parassita e si rifugiano di conseguenza dietro una muraglia di protezioni. La chiavetta per collegamenti mobili non funziona: "Errore imprevisto". Il servizio di assistenza consiglia di spostare il computer di qualche metro. Inutile. Si sarà guastata la chiavetta? Il computer? È il 2012 che incombe, o una congiuntura astrale avversa?
Si rimpiange Kippenberger. Almeno i suoi accessi aprivano qualche porta all'immaginazione; gli innumerevoli ingressi a internet di cui oggi potenzialmente disponiamo, se bloccati non producono altro che frustrazione. Ma per chi legge ormai è il 2010, e chissà che il nuovo anno non porti la banda larga. Auguri.

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