In Rwanda era stata la radio il mezzo di comunicazione privilegiato per suscitare terrore e massacri. Oggi si stima che circa un terzo della popolazione nigeriana sia dotata di un telefono cellulare. Fioriscono usi costruttivi a sostegno dell'economia, come il mobile banking, e dell'informazione, grazie alla possibilità di avere riscontri capillari e in diretta, ma purtroppo anche usi impropri, sui quali in genere ci si sofferma meno (esemplari, nel bene e nel male, erano state le ultime elezioni presidenziali in Kenya). Non è un problema solo africano: nel dicembre del 2005 Punto Informatico raccontava dei provvedimenti presi dalle autorità federali con i quali si autorizzavano le intercettazioni dei messaggi testuali per prevenire attacchi agli stranieri. In questo caso i gruppi razzisti ricorrevano agli sms non a fini propagandistici ma per organizzarsi.
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