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Lo scanner all'infrarosso svela
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18 febbraio 2010
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Clamorosa scoperta attorno a un celebre dipinto di Caravaggio: con uno speciale scanner multispettrale all'infrarosso (che si chiama Multi-Nir è stato messo a punto dall'Istituto Nazionale di Ottica del Cnr di Firenze) – i tecnici dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze hanno individuato i disegni sottostanti la "Cena in Emmaus"di Brera e hanno potuto vedere un impressionante "pentimento" dell'artista: sulla sinistra della tela, dove non vediamo altro che un fondo buio come la pece, Caravaggio aveva inizialmente realizzato una grande finestra aperta su un vasto paesaggio, con un albero frondoso in primo piano. L'apparecchiatura utilizzata è stata realizzata grazie ai finanziamenti del progetto europeo Eu-Artech ed è in grado di acquisire l'immagine all'infrarosso in 14 lunghezze d'onda, raggiungendo i 2.300 nanometri, anziché i 1.050 dei mezzi tradizionali. Vale a dire che è capace di visualizzare un disegno nero sotto una preparazione scura. Ecco allora che – accanto allo spettacolare paesaggio – sono affiorati i contorni del volto di Cristo e degli Apostoli, oltre alla presenza di incisioni impresse sulla tela da Caravaggio, probabilmente con il retro del pennello. Ma perché Caravaggio dipinse questa Cena in Emmaus dapprima con il paesaggio, e poi cambiò idea? Probabilemente il Merisi prima pensò di illuminare la scena con una fonte di luce naturale proveniente da una finestra aperta sul paesaggio. Poi, in corso d'opera, occultò questi elementi spaziali e naturalistici a favore di uno sfondo molto scuro, perché probabilmente gli parve più efficace, teatrale e spiritualmente pregnante rischiare quella fatidica cena con una luce "innaturale", rivelatrice della presenza divina».
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