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Una successione di caratteri, ordinati lungo l’asse centrale della pagina, un tempo forse stringhe di comandi, forse residui ormai inintellegibili di un testo, forse semplicemente lettere rovesciate a casaccio nel browser.  Siamo nel sito http://temporary.cc. progettato Zach Gage, programmatore e artista newyorkese. La peculiarità di Temporary,cc è quella di disfarsi passo per passo, ogni volta che una persona vi interagisce, ovvero apre la pagina web. Gage (come precisato su Neural.it) intende con questo progetto mettere in luce la nostra propensione a dare per scontata la disponibilità eterna ed eternamente riciclabile delle informazioni in rete.  Non è così, naturalmente.
Uno dei territori di maggiore frizione riguarda l’ambito che definiamo solitamente dominio pubblico, i cui confini lungi dall’essere automatici sono soggetti a negoziazioni e leggi. Uno spazio di tutti, che in quanto tale rischia di essere maldifeso e depredato. Per iniziativa di Cammunia, il network tematico europeo sul pubblico dominio digitale, è stato lanciato nelle scorse settimane il Manifesto del pubblico dominiocui volendo si può apporre in calce la propria adesione.

c.somajni@ilsole24ore.com