Al recente simposio sugli algoritmi discreti tenutosi ad Austin, i matematici italiani Flavio Chierichetti, Silvio Lattanzi e Alessandro Panconesi, che dirige il dipartimento di Informatica dell'Università La Sapienza, hanno presentato una palpitante caccia al «teorema di diffusione del pettegolezzo nei social networks» dal titolo: Rumour spreading and graph conductance. Il problema non è da poco. Riguarda il «Diluvio delle informazioni» cui l'«Economist» questa settimana dedica la copertina e un inserto speciale. Ad Austin gli organizzatori hanno scelto di pubblicare il lavoro, scelto tra altri 500, sicuramente per la sua brillante forma matematica, ma forse anche per gli Acknowledgements (i ringraziamenti), la postilla nella quale gli autori devono indicare le fonti di finanziamento. Sotto il titolo innovativo di Unacknowledgements (sringraziamenti), infatti, si legge: «Il presente lavoro ostenta un finanziamento del ministero italiano per l'Università e la ricerca nell'ambito del programma Firb, progetto Rbin047Mh9-000. Tuttavia il ministero non ha pagato il dovuto né è dato sapere se lo farà». Il team romano ha già mietuto numerosi successi matematici. Il 6 giugno prossimo sarà in trasferta a Cambridge (Mass.) per partecipare al Symposium on Theory of Computing 2010, al quale è invitato solo il Gotha del ramo, e proponiamo ai lettori di cimentarsi nel calcolo delle probabilità. Tenuto conto dei risultati ottenuti negli incontri internazionali dal primo gennaio a oggi, traducibili in termini calcistici in:
Sapienza-Cambridge, U.K.: 2 - 0;
Sapienza-Columbia, N.Y.: 1 - 0;
Sapienza - Harvard, Mass.: 2 - 2;
e tenuto conto dell'influenza sul morale e sul fisico dei giovani giocatori del lungo periodo in cui l'Università italiana li ha tenuti a stecchetto, riuscirà la nostra magnifica squadra a battere Harvard che gioca in casa?