MILANO - Oltre all'incantesimo del racconto sta il profitto. Succede in tutte le economie, comprese quelle che animano cinema e televisione. Certo, in questo caso si parte dalla qualità visto che la fama di Lost è dovuta principalmente alla genialità del suo costrutto narrativo, alla trama "ipertestuale", allo spessore dei personaggi. Successo che fa rima, principalmente ma non solo, con il business dei diritti televisivi, le cui quotazioni per questa serie sono cresciute nel corso degli anni.
Diritti che i network di tutto il mondo hanno fatto a gara per accaparrarsi non senza qualche delusione, come dimostra il caso di Rai Due, che con Lost genererebbe uno share vicino al 7%, complice il primo passaggio in anteprima su Sky («Un risultato improduttivo per un serial del genere, che dovrebbe portare a casa almeno il doppio», fa sapere Loris Mazzetti, storico regista e dirigente di Viale Mazzini).
Tutto nonostante la Lost-mania abbia avuto qualche saliscendi anche all'estero, con un picco di oltre 15 milioni di telespettatori negli Stati Uniti tra il 2006 e il 2007, scesi a undici milioni per la quinta stagione, in attesa del gran finale.
Ma partiamo dai costi. La serie prodotta dalla rete Abc, controllata dalla Disney, è una delle più costose degli ultimi anni: cifre non ufficiali parlano di un valore che per ogni episodio arriverebbe a 5 milioni di dollari, complice anche la location esotica, alle Hawaii. Contando che le sei serie sono fatte in tutto da 114 puntate più dodici episodi speciali, si supererebbe il miliardo di dollari.
I diritti televisivi si dividono invece per paese. Parlando di un serial simile a Lost, in Europa il costo per episodio varierebbe tra i 200mila e 1,2 milioni di euro. Facendo una media per l'Italia, e ipotizzando un valore di 700-800mila euro a puntata pagati dalla Fox alla Disney, la sesta stagione del racconto creato da J.J. Abrams, fatto di diciotto episodi, varrebbe oltre 12-15 milioni di euro. Un calcolo non confermato e sicuramente "ritoccabile" ma che dà l'idea di quanto, solo per l'Italia, possa valere una produzione come questa, divenuta un cult in tutto il mondo.
In realtà il tema è molto più complesso anche per il numero e la tipologia di diritti tv, complici le nuove piattaforme digitali. Per le quali, come nel caso di Telecom Italia (si veda articolo qui a fianco), il modello utilizzato è quello della condivisione dei ricavi (revenue sharing). Lo stesso di piattaforme come iTunes.
I numeri |
15 milioni | 5 milioni | 800mila |
I telespettatori negli Usa | Il costo a puntata (in dollari) | I diritti televisivi (in euro) |
Il picco massimo di ascolti raggiunto negli Usa dalla serie di Lost nel biennio 2006-2007. Per la penultima stagione gli ascolti sarebbero scesi a 11 milioni. | Complice la location "esotica" alle Hawaii, ma anche gli effetti speciali, quella di Lost è una delle produzioni televisive più costose degli ultimi anni. | È il costo stimato solo per l'Italia dei diritti tv di Lost a puntata. Una cifra cresciuta negli anni. |