Peppino Tornatore è emozionato: "Spero di essere all'altezza del compito che mi hanno assegnato".
Perché la prima novità del XLVIII Premio Campiello letteratura è che sarà lui il presidente della Giuria dei letterati.
La seconda è l'assoluto anticipo con cui il calendario degli appuntamenti è stato presentato, ancora in pieno inverno, per consentire al pubblico di seguire tutte le tappe della manifestazione.
Il Premio Campiello, creato dagli Industriali del Veneto nel 1962, per la 48esima edizione mantiene sempre lo stesso impianto, che si è confermato di successo e di assoluta garanzia per lo svolgimento della competizione.
Se il Grinzane Cavour e lo Strega segnano un periodo di crisi, offuscati dalle troppe polemiche sollevate attorno, il Campiello letteratura naviga in buone acque e continua a crescere, nonostante la crisi. Tra gli sponsor non ci sono state defezioni (e questo è già un risultato) ma il Presidente degli Industriali del Veneto Andrea Tomat spinge l'acceleratore proprio sul fatto che la promozione della cultura è un valore fondante del premio, e sta pensando a come fare un salto di qualità e passare dal puro mecenatismo ad un coinvolgimento diretto delle imprese nell'organizzazione del premio. I risultati li vedremo dalle prossime edizioni.
Intanto per il 2010 il concorso principale, quello del SuperCampiello, segna la prima tappa sabato 22 maggio, al Palazzo del Bo di Padova, quando verrà designata la Cinquina degli autori finalisti.
Giuseppe Tornatore ha detto di non vedere l'ora di immergersi nella lettura di quei 100-130 libri in media dai quali dovrà uscire la famosa cinquina. Ad affiancarlo nel lavoro di selezione ci saranno Giordano Bruno Guerri (al suo debutto in questa veste), Gian Luigi Beccaria, Riccardo Calimani, Philippe Daverio, Domenico De Masi, Nicoletta Maraschio, Lorenzo Mondo, Salvatore Silvano Nigro, Silvio Ramat e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.
Non è la prima volta che il presidente della giuria del Campiello è un regista: prima di Tornatore sono passati Michelangelo Antonioni, Michele Placido e Lina Wertmüller. Ad orientare la scelta verso il regista palermitano è stata la stima verso il lavoro che svolge. "E' un grande lettore – ha commentato il Presidente Tomat – e un buon traduttore della letteratura italiana in cinema".
Del resto, lo statuto del Premio Campiello è molto democratico e non prevede che il presidente di giuria sia un letterato, così come non lo sono i 300 giurati popolari che avranno tutta l'estate per leggere e votare - tra i cinque finalisti - il libro che uscirà vincitore e che sarà premiato il 4 settembre prossimo, al teatro La Fenice di Venezia, nel corso della serata condotta dall'ormai consolidato Bruno Vespa.
In attesa della serata conclusiva, i cinque scrittori finalisti saranno impegnati, tra giugno e luglio, in una specie di road-show tra Venezia, Milano, Roma, il Festival di Ravello, Jesolo, Cortina e Asiago, per incontrare il pubblico dei lettori.
Ma a crescere sono soprattutto gli altri concorsi collaterali.
Il Campiello Giovani, che grazie alla promozione nelle scuole e attraverso il web, in questa 15esima edizione ha fatto segnare un record assoluto di opere prime inviate al Comitato di gestione da questi giovani scrittori di età compresa tra i 15 e i 22 anni. Sono quasi 500 racconti (provenienti anche da regioni mai rappresentate prima, come l'Abruzzo, la Basilicata, la Calabria e il Molise), tra i quali venerdì 26 marzo al Teatro Nuovo di Verona, verranno selezionati i cinque finalisti.
E poi il Premio Campiello Europa, che debutta quest'anno in Gran Bretagna. Ideato nel 2005 per promuovere la letteratura italiana oltre i confini nazionali, il premio viene assegnato ad un romanzo pubblicato in Italia negli ultimi 5 anni e tradotto nella lingua del paese ospitante. Dopo Germania, Spagna e Francia, quest'anno il Campiello dunque affronta il mercato anglosassone e l'opera vincitrice sarà premiata sabato 15 maggio al Royal College of Music di Londra nel corso di una cerimonia che alla quale parteciperanno anche i Solisti Veneti di Claudio Scimone.