I Beatles a Liverpool, gli Hollies a Manchester. Il quintetto riunitosi nel 1962 attorno al carismatico cantante Allan Clarke rappresentava il prodotto musicale d'eccellenza dell'«altra» grande città del Nord dell'Inghilterra, ai tempi in cui all'Old Trafford giocava un certo George Best. I più si ricorderanno di loro perché a suonare la chitarra ritmica, nella formazione originaria, c'era un certo Graham Nash che da Woodstock in poi saprà reinventarsi in chiave folk, dall'altra parte dell'Atlantico, con nuovi sodali del calibro di Stephen Stills e David Crosby. A dirla tutta, la musica degli Hollies ancora oggi riesce a portare con sé uno straordinario corredo di energia giovanile, comune soltanto alle più grandi band della generazione dei baby boomers. Il tutto senza mai perdere d'occhio la melodia. Ad ascoltate «Listen to me», per esempio, c'è da restare secchi: quarantadue anni di canzone, eppure una freschezza ignota a molti sopravvalutati pop idol dell'evo contemporaneo. Benvenuti nella Hall of Fame, ragazzi!