L'originale s'intitolava «C'est irréparable», portava la firma dello chansonnier italo-francese Nino Ferrer e, nella prima metà degli anni Sessanta, impazzava nei bistrot della Rive Gauche parigina. Mina la reinterpretò con un testo italiano scritto da Mogol e un arrangiamento jazz firmato da Augusto Martelli, trasformandola nel lamento passionale di una donna forte che lotta contro il destino avverso nel tentativo di salvare un amore giunto al capolinea, al termine di un anno. Parole inequivocabili, le sue, sorrette da un'interpretazione drammatica degna di Sarah Vaughan: «Se adesso te ne vai/ da domani saprai/ un giorno com'è lungo e vuoto senza me». Il caso volle che «Un anno d'amore» ponesse fine all'ostracismo televisivo di cui la Tigre di Cremona fu oggetto, a seguito del chiacchierato amore con Corrado Pani. Sul piano musicale il brano era di spessore. Tanto da far finire sul lato b del 45 giri niente meno che «E se domani».