ILSOLE24ORE.COM > Notizie Cultura e Tempo libero ARCHIVIO

Woody Allen: «Faccio cinema per terapia. Il mio sogno? Suonare come Bechet»

di Francesco Prisco

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
26 marzo 2010
Woody Allen: «Faccio cinema per terapia. Il mio sogno? Suonare come Bechet»


Rieccolo di nuovo in Italia. Il nostro Paese gli piace così tanto che appena può ci fa un salto. Vuoi nelle vesti di cineasta, vuoi in quelle di «libero pensatore filoeuropeo di madrepatria americana», vuoi… in quelle di jazzista. E così il grande Woody Allen, dal 29 al 31 marzo, sarà impegnato in tre date italiane del suo nuovo tour con la New Orleans Jazz Band (vedi pezzo dedicato). Ne approfitta per raccontare un po' sé stesso, la «passione» che nutre verso la cosiddetta musica classica nera, l'attività di regista intesa come «terapia» e il prossimo film del quale per ora, a quanto pare, sa «soltanto che sarà girato a Parigi». Il tutto con la solita autoironia di sempre. Per dirne una, a proposito della sua tecnica al clarino racconta: «Come musicista sono mediocre. Rimango sempre stupefatto quando vedo un teatro pieno».

Mister Allen, dopo il grande successo del tour «Wild man blues» del '96 lei torna in Italia con la New Orleans Jazz Band. Che tipo di show proporrete stavolta?
Non sappiamo mai cosa suoneremo fino a quando non siamo sul palco. Il concerto è completamente improvvisato e non prepariamo mai prima una «scaletta» o un programma. Improvvisiamo, e ci piace.

Lei è un grande fan di Django Reinhardt. Se non altro, il mondo se n'è accorto con il film «Accordi e disaccordi», ispirato proprio alla figura del grande chitarrista gitano. Quest'anno si è festeggiato il centenario della sua nascita. Ci sarà un tributo live per ricordarlo?
Sono un amante del jazz in generale: è la musica con la quale sono cresciuto. Da bambino ascoltavo Sidney Bechet, mio idolo come clarinettista, oltre a Woody Herman ovviamente, e adoravo il trombone di Bunk Johnson. Ma mi piacevano anche Jerry Martin, George Lewis, che erano i divi musicali dell´epoca nel campo jazzistico. È la musica che suono coi miei colleghi da quarant´anni, l´unica che so fare. Quel jazz vecchio stampo non più popolare negli Stati Uniti, musica degli Venti e Trenta, dal ragtime al blues allo spiritual, scaturita a New Orleans in quella nostra Belle Epoque. Il lunedì sera suoniamo sempre al Carlyle Hotel, a Manhattan, vicino a dove vivo. Ma non importa dove suoniamo: è sempre la stessa musica, sia qui che in Italia o in Giappone, e il pubblico che ci viene a sentire è sempre il pubblico che ama e segue quella musica.

Cosa si aspetta dal pubblico italiano? Ritiene che verranno al concerto per vedere una leggenda vivente del cinema o per ascoltare del buon dixieland?
Come musicista sono mediocre, se non avessi fatto i film non verrebbe nessuno ad ascoltarmi. Il pubblico più che altro viene per vedermi, rimango sempre stupefatto quando vedo un teatro pieno.

C'è una leggenda del jazz con cui le sarebbe piaciuto duettare?
In realtà, più che suonare con qualcuno, ho sempre sognato di avere il talento di tutti quei musicisti. Sidney Bechet, George Lewis, Johnny Dodds, Albert Burbank tra gli altri.

Lei gira qualcosa come due film l'anno. Come fa a trovare il tempo per esercitarsi al clarino, suonare con la band e fare tour in giro per il mondo?
Per me fare film è terapeutico. Anche se nessuno viene a vederli, io ho comunque il beneficio di vivere in un altro mondo per un anno, senza dover vivere nel mondo reale. La musica è una passione innata, invece.

Il suo prossimo film è circondato da una fitta coltre di mistero. Vuole anticiparci qualcosa?
Si tratta del film che girerò a Parigi la prossima estate che, come da tradizione, ancora non ha forma, titolo e plot.

26 marzo 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio


L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
7 maggio 2010
 
Aguilera ambasciatrice contro la fame
La consegna dei David di Donatello
Man Ray a Fotografia Europea
Elegante e brutale. Jean-Michel Basquiat alla Fondation Beyeler di Basilea
"World Press Photo 2010". Fotografie di autori vari
 
 
dal 21 al 24 Maggio 2020
1 Gli anni più belli 4822786   
2 Bad Boys for Life 882212   
3 Il richiamo della foresta 680273   
4 Parasite 5142949   
5 Sonic. Il film 2194723   
6 Odio l'estate 7339961   
7 Cattive acque 263009   
8 La mia banda suona il pop 240521   
9 Dolittle 4522635   
10 Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) 348839   
tutti i film nelle sale » tutti i dettagli »

Trovo Cinema

Scegli la provincia
Scegli la città
Scegli il film
Tutti i film
Scegli il cinema
Tutti i cinema
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-