di Michele Ossani
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17 dicembre 2009
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Debito di ossigeno |
Il milanese Giovanni Calamari è dal 2001 che si dedica al genere del documentario. Ora ci dimostra il livello di maturità da lui raggiunto in questo ambito con «Debito di ossigeno», in uscita il 17 dicembre in buona parte d'Italia. È un'opera quantomai attuale perché in tempi di crisi economica testimonia la drammatica realtà di chi si trova a perdere da un giorno all'altro il lavoro che svolgeva da anni o di chi è alle prese con il precariato. Ecco quindi due storie assai pertinenti. La prima è quella di una famiglia del ceto medio: una coppia di quarantenni, con un figlio di quattro anni, licenziati dalle rispettive ditte senza preavviso, così da veder improvvisamente crollare tutte le loro certezze. La seconda vicenda è quella di una ragazza madre, che rischia di non poter crescere come vorrebbe il figlio di otto anni perché ha un contratto in scadenza in un call center, che probabilmente non verrà rinnovato. Girata in due mesi con una troupe ridotta al minimo, questa produzione indipendente è importante e sincera nella sua denuncia di una situazione di disagio sociale a cui i media non danno sufficiente spazio. E questo viaggio tra gli effetti della crisi, che ci fa sentire la fatica di vivere, la rabbia, ma anche il desiderio di cambiamento, è davvero efficace, con il suo stile secco e diretto, che bandisce la retorica e i luoghi comuni. Voto: 7
Debito di ossigeno
Regia: Giovanni Calamari; Sceneggiatura: Giovanni Calamari; Fotografia: Alvise Tedesco; Montaggio: Cristina Flamini; Musica: Sursumcorda; Produzione: Alberto Osella & Partners, Giovanni Calamari; Distribuzione: Alberto Osella & Partners; Interpreti: Daniele Lupieri, Fabrizio Lupieri, Bruno Lupieri, Sabrina D'Accardio, Fulvia Recchia, Alekos Recchia, Rossana Zizzari; Origine: Italia; Anno: 2009; Durata: 70'.
Sito ufficiale
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