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19 marzo 2010
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Io sono l'amore |
In Italia tutto va al contrario di come dovrebbe. Io sono l'amore è uno dei film italiani migliori degli ultimi anni, Luca Guadagnino uno dei nostri talenti più cristallini. E ovviamente la pellicola a Venezia ha trovato posto "solo" nella (pur bella) sezione "Orizzonti" e per uscire in sala ci ha messo sei mesi e almeno due rinvii. Guadagnino ama il cinema- pensate solo ai suoi movimenti con la macchina da presa, alle sue nobili citazioni, al suo casting che vede in ruoli minori ma incisivi scelte raffinate come Ferzetti e Berenson- e non ha paura di sfidarlo e sfidarsi. E così non si accontenta di un film che possa confermare gli ottimi incassi di Melissa P. (il suo film peggiore, ma il più redditizio: senza quello non avremmo questo), all'ispirazione di Protagonists e alla forza del documentario Mundo Civilizado ora aggiunge maturità e una visione complessiva del mezzo cinema eccellente e consapevole. Il suo talento ora non è più invadente, vizi e vezzi da virtuoso della macchina da presa scompaiono a favore di una narrazione potente, Guadagnino gioca a fare il Visconti senza nessun complesso d'inferiorità. Il suo ritratto di famiglia borghese di una Milano bene ormai scomparsa è cinema allo stato puro, non cerca appoggi nella realtà ma si fida solo della sua messa in scena perfetta, dei suoi attori eccellenti, delle emozioni devastate e devastanti che muove e suscita. Sentimenti dirompenti e trattenuti fino all'esplosione, dalla Tilda Swinton innamorata del suo giovane proletario al Pippo Delbono cinico e in conflitto superedipico con il figlio più bravo di lui (Flavio Parenti, fate attenzione a questo giovane interprete, ci sa fare) e il padre padrone (un Ferzetti da applausi, che lascia l'azienda di famiglia a figlio e nipote perchè "per sostituire me ci vogliono due persone"). E la gentile, delicata, sensuale inadeguatezza femminile di Alba Rohrwacher (la più trascurata e la più libera) e di Diane Fleri sono pennellate d'autore. Visconti è solo un riferimento, Guadagnino è un grande regista per cui le citazioni non sono appoggi ma fari da cui farsi guidare. Chapeau. Voto: 9+
Io sono l'amore
Regia: Luca Guadagnino; Sceneggiatura: Luca Guadagnino, Barbara Alberti, Ivan Cotroneo, Walter Fasano; Fotografia: Yorick Le Saux; Montaggio: Walter Fasano; Scenografia: Francesca Balestra di Mottola; Costumi: Maria A. Cannarozzi; Musica: John Adams; Produzione: First Sun, Mikado Film, Rai Cinema, La Dolce Vita Productions, Pixeldna, MiBac; Distribuzione: Rai Cinema; Interpreti: Tilda Swinton, Pippo Delbono, Flavio Parenti, Edoardo Gabbriellini, Alba Rohrwacher, Mattia Zaccaro, Gabriele Ferzetti, Diane Fleri, Maria Paiato, Marisa Berenson ; Origine: Italia; Anno: 2009; Durata: 120'. |
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