
In questo momento il Verona sarebbe salvo, in quanto sest’ultimo, ma i
6 punti conquistati nelle 8 giornate non promettono nulla di buono. La
Juve lo supererà in fretta e dunque già adesso sarebbe in zona playout.
All’Hellas è cambiata la società, ma non la musica. I gialloblù non
riescono a essere davvero competitivi, a battersi per il ritorno in
serie A. Da un mese e mezzo è uscito dalla società il presidente
Giambattista Pastorello, che da direttore sportivo aveva fatto grande
il Parma, con Nevio Scala allenatore, e che da massimo dirigente non è
riuscito a ripetersi con il Verona, che ha disputato appena tre degli
ultimi dieci campionati in serie A. Ora il proprietario è il
conte Pietro Arvedi D'Emilei, eletto presidente onorario, presidente
Sergio Puglisi Maraja e direttore sportivo Giuseppe Cannella. I tifosi
speravano che ritornasse come ds Emiliano Mascetti, l’uomo che aveva
costruito il Verona dello scudetto, con Osvaldo Bagnoli in panchina, ma
ha dato il proprio contributo solo nel passaggio di consegne. L’era
Pastorello si è chiusa dopo otto anni, dall’ultima retrocessione in
serie B i tifosi chiedevano che se ne andasse. “Soltanto in Pietro
Arvedi – dice Pastorello – ho riscontrato in un acquirente la voglia e
la disponibilità di acquistare la società. L’ambiente sta dimostrando
un forte sostegno alla nuova proprietà, i risultati arriveranno”.“Con
tutte le mie forze ho voluto prendere l’Hellas Verona – racconta il
nuovo presidente, che possedeva già il 20% del pacchetto azionario e
che ha speso quasi 15 milioni di euro -. Strada facendo cercherò nuovi
compagni di viaggio, solo però imprenditori veronesi. Ai tifosi chiedo
di stare vicini soprattutto alla squadra, sostenendola perché raggiunga
il traguardo che si è prefissata”. Cioè la solita salvezza, a questo
punto, perché la zona playoff è distante già 7 lunghezze e ci vorrebbe
un mercato di gennaio sontuoso per rendere l’Hellas competitivo per la
promozione. Due mesi fa erano stati gli imprenditori Carlo
Bernardocchi, Gustavo Bussinello e Silvio Maria Trevisan ad offrirsi di
acquistare l’80% del Verona, con 8 milioni e 300 mila euro.
Bernardocchi e Trevisan sono al vertice del gruppo Trevisan Cometal,
società veronese d’impianti per la verniciatura d’alluminio, ma la
trattativa non era decollata. Idem il contatto di luglio, con Giussy
Farina, il presidente del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, uscito dal
calcio vent’anni fa, con il Milan, che era pronto a prendere il Verona,
ma fu ostacolato proprio da Arvedi. “I tifosi ce l'avevano tanto con
Pastorello – ha raccontato il conte - forse perché era un po' altezzoso
o perché aveva comprato il Verona con i soldi di Tanzi. O magari
soltanto perché è vicentino".Vanni Zagnoli