Il Punto sulla Roma: Ora la Champions, dolcetto o scherzetto?

* Goal.com *

Se il calcio diventasse una teoria scientifica, una delle prime leggi da formulare riguarderebbe sicuramente le due facce che la Roma riesce a mostrare durante il campionato. Va da sé, poi, che la fortuna è un’incognita in grado di dare tutto o togliere tutto in un battito di ciglia, ma se un allenatore, come dovrebbe, costruisce i suoi successi più su ore di lavagna che su cornetti rossi, la partita contro l’Udinese è suonata un po’ sia da vittoria scaccia “crisettina” che da parziale ricompenso per cinque punti persi non solo per proprio demerito. Il fatto che i tifosi abbiamo rischiato il sonno in più di un’occasione conta solo relativamente. Perché se è vero che la partita ha coinvolto al pari di una trasmissione notturna di Gigi Marzullo (con tutto il rispetto), è altrettanto vero che alla fine del campionato un punto ottenuto con il coltello fra i denti vale quanto uno ottenuto incantando con il calcio spettacolo.Dopo due partite incolore, la Roma si è riscattata su un campo difficile come quello del Friuli grazie al primo gol di Matteo Ferrari con la maglia giallorossa. Tre punti che, mai come ora, sono sembrati manna dal cielo per l’ambiente romanista, la miglior cura per lasciarsi alle spalle un momento delicato e provare a ricominciare una marcia volta all’inseguimento di Inter e Palermo. Sul campo, nonostante la partita noiosa, la Roma ha certamente meritato la vittoria grazie soprattutto ad uno splendido Doni e alla maggior compattezza dimostrata sia quando cercava il vantaggio che quando si è trovata a difenderlo.Orfana di Mancini, Cassetti e Tonetto, la squadra giallorossa è stata schierata con Chivu come esterno di difesa e Rosi al posto di Mancini. Dopo un avvio convincente, la Roma è entrata in crisi in un paio di occasioni a causa della serata (l’ennesima) incolore di Aleandro Rosi e qualche disattenzione in fase difensiva rimediata dai riflessi di un felino Doni. Francesco Totti, a tu per tu con De Sanctis, ha sprecato un’occasione d’oro per il vantaggio ma, nonostante questo, ha mostrato una forma in piena crescita ed un piede che, a poco a poco, sta ritrovando la mira giusta. Forse condizionato dai fischi, David Pizarro ha sbagliato un po’ troppo ma, quando si trattava di tener palla fra i piedi, ha svolto il suo lavoro come ci si aspettava. Ancora un po’ spento Taddei, meglio Aquilani, decisamente sorprendente Valerio Virga, subentrato a Rosi nel secondo tempo, che si è rivelato un’inattesa risorsa per la fascia in caso di defezioni importanti o assenze prolungate.In attesa che torni Mancini, Spalletti è stato costretto a schierare una Roma non spettacolare ma cinica nello sfruttare un calcio d’angolo nel migliore dei modi. I tifosi però, nonostante questo, si aspettano giustamente di più dalla propria squadra. Con Vucinic ancora vistosamente in ritardo, Montella ormai poco convincente e Okaka ancora inesperto, la scelta di schierare Totti come unica punta sembra obbligata. Certo è che, se le cose non dovessero cambiare, a gennaio ci vorrebbe un innesto importante in attacco. Anche se le voci circolate parlano di un interesse per Tavano, difficilmente la Roma comprerebbe un altro esterno di movimento quando, più concretamente, sembra mancare una vera e propria punta di peso in stile Iaquinta o Amauri. L’attenzione, inoltre, sembra essere rivolta verso un terzino sinistro, tanto che è tornato insistentemente a circolare il nome del veloce e tecnico Lee Young Pyo, esterno coreano del Tottenham già in procinto di trasferirsi alla Roma in estate ma bloccato da “suggerimenti divini”.Senza far correre troppo la mente al mercato, ora c’è da concentrarsi sull’impegno di Champions. Una vittoria interna contro l’Olympiakos qualificherebbe direttamente la Roma al turno successivo, consentendo a Spalletti di tirare il fiato un attimo in vista del campionato. Per questo, la partita di questa sera sembra essere un match ball che la Roma non può lasciarsi scappare. I soldi derivati dall’accesso agli ottavi permetterebbero di investire sul mercato e, magari, di continuare l’avventura in Europa arrivando più lontano di quanto si poteva pensare. Per ora, nella notte di Halloween, la Roma deve confezionare alla formazione greca un bello scherzetto per poi assaporarsi il dolce come si deve. Sperando che la notte delle streghe non si riveli tale per tutti i tifosi giallorossi…Andrea Bonetti